La settimana scorsa ho letto l’articolo sulla Repubblica che evidenziava come l’Italia, in fatto di Wi-Fi gratuito nelle strutture alberghiere, sia al penultimo posto nella classifica Europea.
HRS ha realizzato una ricerca sui 250.000 alberghi presenti nel suo database. Il sondaggio prevedeva l’analisi di tutte le strutture che fanno uso del Wi-Fi in modo gratuito ed anche constatare la tariffa oraria media proprosta dalle strutture che dispongono di questo servizio a pagamento.
WI-FI A PAGAMENTO: PREZZI MEDI
La tariffazione media vede l’Italia classificarsi al 9° posto con 3,48 € a ora.
Insomma almeno in questo non siamo nè ultimi nè i primi.
Ai primi tre posti infatti troviamo nell’ordine: Repubblica Ceca 5,10 €, Spagna 4,18 €, Irlanda 4,12 €.
TARIFFE WI-FI PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA
Di seguito i costi delle tariffe medie orarie in base alla tipologia di struttura:
- 1 stella: 2,06 €
- 2 stelle: 2,93 €
- 3 stelle: 3,86 €
- 4 stelle: 5,06 €
- 5 stelle: 7,84 €
WI-FI GRATUITO IN EUROPA
Per quanto riguarda la classfica europea delle strutture alberghiere che forniscono il wi-fi gratuitamente, si classificano sul podio: Turchia (85%), Svezia (82%), Polonia (80,5%).
In coda invece troviamo: Gracia (55,20%), Italia (53%), Portogallo (43,70%).
MA…
Nonostante questi dati possano sembrare allarmanti, penso che in Italia qualcosa stia cambiando e migliorerà (mi auguro) nel medio lungo periodo.
Se dovessi scandalizzarmi per i risultati riguardanti l’Italia, lo farei più per le tariffe medie orarie proposte che non per la penultima posizione che occupiamo nella classifica europea.
Penso che vada sottolineato e non dimenticato che solo di recente in Italia è stato abrogato il decreto Pisanu che in passato obbligava a schedare gli utenti che facevano uso del wi-fi e obbligava i gestori di esercizi commerciali (hotel, bar, ristoranti etc) a responsabilità penali sui propri hot spot.
I pubblici esercizi come ristoranti e bar possono mettere a disposizione dei clienti il wi-fi libero, ma anche dispositivi per navigare sul web. A stabilirlo è l’Autorità garante della Privacy, confermando l’interpretazione della Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi sull’utilizzo della rete. L’Autorità di fatto conferma l’abrogazione dei parte del decreto Pisanu, che prevedeva l’obbligo della registrazione dei documenti dei clienti (e qui si parla del cartaceo), nel caso di richiesta di utilizzo di connettività internet nei pubblici esercizi. (larepubblica.it)
Questo dovrebbe aiutare l’Italia ad aprire a tutti le porte del Wi-Fi.
RICORDA CHE…IL WI-FI GRATUITO AIUTA LA TUA STRUTTURA
Come già ti dicevo in questo articolo, ciò che ti deve interessare non è tanto il fatto di consentire ai tuoi clienti di navigare su internet gratuitamente.
Tenendo presente quelle che sono le abitudini dei viaggiatori di oggi, potrebbero farsi promotori della tua struttura alberghiera andando a condividere sui social ed in tempo reale la loro esperienza di soggiorno, generando in tal modo il passaparola automatico nei confronti del loro network di amicizie.
Ecco perchè ritengo che ogni struttura debba vedere nel wi-fi più un’opportunità e non solo un costo. :-)
Danilo Pontone
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