La Staycation, il nuovo trend dei viaggi è nell’hotel di prossimità

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Spopola in tutto il mondo la Staycation, una nuova tendenza nel mondo del travel che racchiude in se tutto il fascino di una vacanza vicino casa, un’opportunità nuova per riscoprire gli angoli più insoliti e nascosti delle nostre città, troppo spesso sottovalutati dal “collettivo desiderio dell’altrove”.

Ecco come il Covid sta rivoluzionando le vacanze, la Staycation e il turismo a km 0

9 marzo 2020, chiunque ricorderà la data che ha cambiato il volto dell’Italia e il nostro vivere quotidiano: di lì a poche settimane, tanti altri Paesi europei avrebbero seguito il “sistema lockdown”, designato dal premier Conte sulla scia del modello asiatico.

Inizia così una lunga crisi nera per il turismo di massa che, dal 1960, è riuscito a tener testa, nonostante le difficoltà, perfino all’attentato delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, come alla Primavera Araba del decennio successivo.

Niente sarà più come prima”: se, da una parte, i titoli dei giornali tuonavano (e, in parte, propongono ancora) scenari da rivoluzione copernicana nei nostri modelli di vita e di nuove forme di viaggio su scala globale (e a tempo indeterminato), dall’altra, la corsa ai vaccini promette nuove speranze per un ritorno alla normalità nel medio periodo.

Quale il futuro per gli hotel? La ripartenza punta alla Staycation

Secondo l’Hospitality Report di Thrends, solo nel 2020 il Coronavirus è costato al settore alberghiero italiano una perdita superiore al 65% dei ricavi.

Al temporaneo congelamento del turismo di massa, che potrebbe riprendere a carburare non prima del 2023, sta seguendo un forte ritorno del turismo lento e di prossimità.

Un nuovo modo di pensare il mondo del travel, che invita alla riflessione tutti gli attori coinvolti e sottratti alla vecchia logica del “turismo mordi e fuggi”.

Se da una parte i viaggiatori possono assaporare l’autenticità di mini-vacanze più slow, dal budget più contenuto e all’insegna dalla consapevolezza delle bellezze del proprio hinterland, dall’altra parte, gli albergatori, per far fronte alla crisi, sono chiamati a migliorare i loro servizi e la loro comunicazione sul territorio.

Staycation, tutto il fascino di una fuga fuori porta (ma non troppo)

Che cosa significa ‘Staycation’? Da dove arriva questo trend?

Staycation significa letteralmente “vacanza fatta in casa”: una contrazione dei termini “stay (at home)” + “vacation”, un’espressione che vuole designare un’evasione breve nella propria città o all’interno dei confini della propria regione.

Il termine è stato coniato negli Stati Uniti per indicare una singolare filosofia di viaggio, nata a misura di Covid-19, che potrà diventare sempre più in voga fino al termine della pandemia.

Questa nuova tendenza, che permette di viaggiare a prezzi contenuti, senza allontanarsi troppo dalla propria residenza, consente d’interrompere la monotonia della routine quotidiana e di svagarsi in un albergo all’insegna del relax, andando alla scoperta di tanti aspetti storico artistico e paesaggistici della città o della provincia che, nonostante a portata di mano (o forse, per contrappasso, proprio per questo), erano spesso passati inosservati.

Provate a chiedere, a un comune cittadino romano, quand’è l’ultima volta che ha visitato il Colosseo o percorso le bellezze dei Musei Vaticani: molto probabilmente, vi risponderà che l’ultimo ingresso (se ce n’è mai stato uno) risale ai tempi delle elementari o delle medie.

Ecco così che, un periodo di restrizioni epocali come questo, in cui tutte le consuetudini saltano, può diventare un’ottima occasione per ri(scoprire) la propria città, guardandola e vivendola per una volta con lo sguardo di un turista.

Ristorazione e coprifuoco, tutti i vantaggi della Staycation

I veri promotori di questo turismo a km 0 sono sicuramente gli hotel, capaci di reinventarsi e di dialogare con i loro residenti di prossimità, in una modalità del tutto inedita: offerte ritagliate ad hoc, con colazioni in camera, cene incluse e servizi interni messi a disposizione degli ospiti gratuitamente.  

Ecco allora, come le limitazioni messe in atto dai vari Dpcm, relative a palestre, piscine e ristoranti, possano essere bypassate dagli hotel a tutto vantaggio di una clientela ‘affamata di libertà’.

Soggiornare in un hotel, anche a una manciata di pochi km dalla propria abitazione, diventa quindi un modo per coccolarsi e vivere un’esperienza (ad oggi) sempre più esclusiva, come magari una cena stellata o qualche ora da trascorrere in una spa o in una palestra, altrimenti inaccessibile.

In conclusione, viaggiare non è più sinonimo di spostamenti a misura di voli aerei e treni interregionali: la Staycation sta permettendo, nel pieno rispetto delle normative sulla sanificazione e le distanze di sicurezza, di comprendere sempre di più il valore intrinseco all’esperienza di viaggio stessa: anche una notte in un hotel, nei pressi della propria abitazione, merita oggi una storia su Instagram e un selfie su Facebook.