Non importa se il sito di una struttura alberghiere sia vecchio, brutto, trasandato o qualsiasi altro termine si voglia trovare per screditarlo.
Di fatto far capire ad un albergatore che è giunto il momento di abbandonarlo è un’operazione spesso e volentieri difficile perché, mentre io consulente posso trovarci tutti i difetti, lui invece ci vede tutti i pregi.
Passa in secondo piano se:
- il sito non è usabile;
- il sito non si riesce a navigare da mobile;
- il sito non è ottimizzato lato SEO;
- il sito è introvabile sui motori di ricerca per numerose keywords;
- il sito non ha un booking engine per le prenotazioni dirette;
- il sito non ha immagini di qualità;
- il sito non comunica ai clienti voglia di soggiornare!
Potrei elencare altri difetti ma il risultato non cambierebbe: alcuni albergatori non riescono a staccarsi dal loro sito. Per loro, nonostante i numerosi difetti, resta perfetto.
“Ogni scarrafone è bello a mamma soja”.
Credo che questa sia una normalissima reazione. In un certo senso quella piccola creatura virtuale è come una specie di “figlio” che si è visto nascere diversi anni prima, con cui si è cresciuti e…insomma da un figlio si fa fatica a staccarsi.
Quando mi trovo davanti a queste scelte è come se avessi le mani legate. Perché è dura far comprendere le numerose magagne a cui va incontro il sito web. Tuttavia le imperfezioni col tempo diventano sempre più gravi e a quel punto l’albergatore deve per forza tagliare il cordone ombelicale dal sito.
Quindi seppur in una prima fase l’albergatore fosse deciso e consapevole a mantenere il suo sito, la seconda fase lo riporta alla ragionevole considerazione del rifacimento del sito.
Ma c’è anche un altro caso più complesso.
MI FACCIO IL SITO NUOVO MA MANTENGO IL VECCHIO
In questo caso l’albergatore non deve essere convinto, ma deve essere istruito!
Che senso ha avere 2 siti web?
Non riesco proprio a capacitarmene. E non mi è capitato solo una volta un discorso di questo tipo. Tra l’altro esistono allo stato attuale diverse strutture che attuano questa…non mi va proprio di chiamarla strategia…quindi la chiamerò scelta.
[Tweet “Avere 2 siti dell’hotel non è una strategia costruttiva ma distruttiva!”]
Eccoti un po’ di “perché” non ha senso avere 2 siti:
- perché un sito basta e avanza. Sprechi le energie su due siti quando ci si può e deve concentrare solo su 1;
- perché avere due siti di cui uno vecchio e poco usabile e l’altro decisamente più moderno, è una contraddizione comunicativa se il tuo intento era quello di passare a qualcosa di “nuovo” e adatto ai tempi moderni;
- perché se io fossi un tuo ponteziale cliente rimarrei fortemente disorientato nel trovare due siti web dove in uno mi viene presentata una struttura in modo chiaro e limpido, magari con delle belle foto di qualità, e poi mi imbatto in un altro che è decisamente più scarso e non m’infonde la stessa fiducia del precendente;
- perché se mantieni il sito vecchio allora vuol dire che ci vorrà un dominio per il sito nuovo: questo vuol dire che a livello di posizionamento, almeno in una fase iniziale, sarà sempre più visibile il dominio storico (quindi il sito vecchio) e forse il sito nuovo non avrà mai una grande visibilità per una serie di motivi legati alla sfera SEO, di cui uno nel punto successivo;
- perché se mantieni il sito vecchio allora vuol dire che per quello nuovo dovrai scrivere nuovi contenuti, perché i contenuti duplicati non vanno bene per Google: corri il rischio di farti del male nel posizionamento;
- perché se usi dei canali social per interagire con la tua community, dovrai scegliere quale sito indicare nel tuo profilo. A questo punto probabilmente sceglierai il nuovo sito, perché è più bello. Tuttavia se l’utente esce dai social e ti cerca direttamente sul motore di ricerca sarà più facile che trovi il sito storico, quindi quello vecchio, e quindi che senso ha avuto investire per un sito nuovo?
- perché se decidi di fare investimenti pubblicitari con Google AdWords, probabilmente sceglierai il sito nuovo come pagina di atterraggio per gli utenti, però se questi a distanza di giorni dovessero bypassare gli annunci a pagamento cercando su Google il nome brand della struttura, sarà più facile che trovino nei risultati organici il sito storico, quindi quello vecchio, e quindi che senso ha avuto investire per un sito nuovo?
- perché nelle mappe di Google dovrai indicare solamente un sito e non due, ma corri sempre il rischio di creare confusione nell’utente che nelle mappe troverebbe un sito nuovo e invece nei risultati organici uno più vecchio;
- perché se hai un sistema di tracciamento di statistiche installato sul tuo vecchio sito, allora dovrai averne uno anche per il tuo sito nuovo, e quindi dovrai sempre incrociare i dati statistici…un lavoraccio che non serve a niente e a nessuno;
- perché è semplicemente una richiesta molto contradditoria, che arrecherebbe più danno che giovamento. Equivale a comprarsi una macchina nuova, usarla raramente, e continuare invece ad usare quella vecchia. Perché allora comprarti la macchina nuova?
CONCLUSIONE
Non giudico mai l’albergatore che fa fatica a prendere una drastica decisione sul rifacimento del sito, anche perché spesso vanno valutate pure le questioni economiche.
Mi permetto però di dissentire fortemente nella scelta di un doppio sito che diventa l’antitesi più grande a tutto ciò che vuol dire fare SEO e Web Marketing.
Spero che questo articolo possa aiutarti in un’opera di convincimento su ciò che è giusto fare quando deciderai di avere un nuovo sito da sostituire a quello più obsoleto :-)
Buon lavoro
Danilo Pontone