Proprio come su Google, in cui ci sono tanti fattori algoritmici che influenzano il ranking di un sito web, anche su Booking.com ci sono diversi elementi che determinano il posizionamento di una struttura alberghiera.
Questi fattori possono dipendere dalle strutture presenti sul portale, dai clienti che effettuano le prenotazioni, da quello che gli utenti cliccano, dalla disponibilità delle camere, dal tasso di conversione, dai prezzi e dai servizi della struttura.
Il mix di tutti questi fattori non permette di capire e calcolare precisamente dove ci si posizionerà, ma quello che si può fare è seguire i consigli del portale per migliorare la propria posizione.
Sommario
CONTENUTI
La prima cosa a cui puntare è l’ottimizzazione dei contenuti della propria scheda.
Google da sempre punta ad offrire agli utenti la risposta migliore. Anche Booking.com sposa la stessa causa: proporre le strutture che rispondono in modo migliore alle ricerche dei clienti .
Ecco perché tutte le informazioni descrittive, servizi e foto aggiornate sono un aspetto cruciale in ottica di posizionamento. L’OTA insiste parecchio sulle immagini della struttura affermando che:
[clickToTweet tweet=”Le fotografie sono la parte della pagina della struttura che gli utenti ricordano meglio – @bookingcom” quote=”Le fotografie sono la parte della pagina della struttura che gli utenti ricordano meglio – Booking.com”]
Ti consiglio di leggere questa Guida sulle Foto messa a disposizione dal portale, per capire come dovrebbero essere realizzate le foto della struttura.
Ricorda inoltre che quando si compila il profilo della propria struttura su Booking è opportuno raggiungere il massimo del punteggio perché:
Le strutture con un punteggio pagina del 100% ottengono fino al 18% di prenotazioni in più rispetto a quelle che devono ancora mettere a punto il loro contenuto.
Insomma non lasciare niente al caso e sii il più dettagliato possibile. Abbi cura, costantemente, del tuo profilo.
TARIFFE
Ovviamente anche i prezzi fanno la differenza.
Si entra chiaramente nel campo del Revenue Management. Avere il polso della situazione sulla migliore condizione tariffaria non è cosa semplice.
Proprio per questo Booking mette a disposizione lo strumento RateIntelligence che fornisce informazioni sulle strategie di prezzo dei propri competitors e strutture della zona oltre che analisi del proprio mercato di riferimento. Altre info al riguardo le trovi qui.
Questo tool non è obbligatorio. Esistono sul mercato tanti altri strumenti che permettono di monitorare le tariffe delle strutture alberghiere. Ci sono anche figure professionali che si occupano di Revenue, specializzate nell’analisi e strategie di prezzo.
Comunque quel conta sapere è che il prezzo è indubbiamente un elemento artefice del posizionamento, oltre che condizionare molto il processo decisionale d’acquisto del cliente finale.
DISPONIBILITÀ
Questo è un altro aspetto preso in considerazione dal portale per determinare il posizionamento delle strutture.
I clienti sono soliti prenotare le loro vacanze anche con molti mesi di anticipo. Per tale motivo Booking consente l’inserimento di disponibilità delle camere fino a 16 mesi prima.
Perché lo fa? Ovviamente per quello che si diceva all’inizio: offrire al cliente la migliore soluzione possibile. Garantirsi quindi l’uscita su Booking anche per prenotazioni sul lungo periodo, consente di avere un maggiore ritorno in termini di visibilità.
Condivido un video di Booking che spiega proprio perché è importante il fattore disponibilità camere.
OPPORTUNITÀ
Nell’extranet di Booking.com c’è un’apposita area dedicata alle opportunità: veri e propri consigli “su misura” che il portale offre alle strutture col fine di migliorarne i risultati in termini di prenotazioni.
Se l’obiettivo finale è aumentare le prenotazioni, questo avviene solo se si ha una buona visibilità e posizionamento sulle pagine del portale. Laddove realmente utile, potrebbe quindi rivelarsi vantaggioso seguire questi consigli/opportunità.
Le opportunità che vengono suggerite possono essere attivate e disattivate a seconda delle proprie esigenze e naturalmente in base al rendimento che si sta ottenendo.
RECENSIONI
I punti che hai letto fino qui sono consigliati anche nelle linee guida di Booking.com. Non viene però fatto accenno alle recensioni.
Tuttavia anche queste influenzano il posizionamento sul portale. Non è tanto la quantità quanto piuttosto la qualità delle recensioni ad essere importante. È il giudizio medio degli ospiti che fa scaturire un buon posizionamento. Ci tengo però a sottolineare e ribadire ancora una volta che le recensioni non sono l’unico fattore su cui concentrarsi ma, come abbiamo visto, uno tra i tanti.
Le recensioni purtroppo, vuoi o non vuoi, influenzano il cliente nel suo processo decisionale d’acquisto. Strutture con un punteggio alto hanno sicuramente un “biglietto da visita” che incentiverà maggiormente alla prenotazione.
Questo punteggio può quindi portare ad un aumento di prenotazioni che incidono, a loro volta, su un altro elemento di posizionamento: il tasso di prenotazione.
TASSO DI PRENOTAZIONE
Ipotizziamo che la scheda della tua struttura riesce a totalizzare un elevato numero di visite ma capitalizzando poche prenotazioni, il tasso è basso.
Al contrario, poche visite sulla scheda ma con prenotazioni frequenti, generano un tasso di prenotazione alto.
Risultato è che le strutture con il maggior numero e frequenza di prenotazioni, beneficiano di un posizionamento migliore.
NB: di non poco conto sono le cancellazioni su Booking.com, che come sappiamo negli ultimi tempi tormentano molto gli albergatori, e che incidono negativamente sul fronte del ranking.
CONCLUSIONI
Come scrivevo ad inizio post, se su Google è praticamente impossibile garantire un posizionamento alto per un sito web, lo stesso vale per Booking.com.
L’unica cosa che si può fare è lavorare in maniera coerente seguendo le direttive del portale che, ironia della sorte, ricordano le stesse cose che da sempre dice pure Google: lavorare al meglio sulla qualità dei contenuti, perché alla fine è la completezza delle informazioni che permette all’utente di giudicare positivamente o negativamente ciò che ha trovato.