Con il 1 Giugno si può dichiarare ufficialmente aperta la stagione estiva.
Quindi potrebbe essere interessante guardare alle statistiche che si prospettano per l’estate e il ponte del 2 Giugno aiuta a farci un’idea sui cambiamenti che stanno avvenendo rispetto al 2010.
Poi capirai perchè ho messo questa immagine :-)
Partiamo dal ponte del 2 Giugno. La novità è che in questo 2011 per il settore turistico ricettivo ci sono miglioramenti rispetto al 2010.
Federalberghi con il supporto dell’Istituto ACS Marketing Solutions e con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche), dal 23 al 27 maggio ha effettuato un’indagine di mercato su un campione di 3.003 persone. E’ emerso che:
GLI ITALIANI RESTANO IN ITALIA
- saranno circa 8,5 milioni rispetto agli 8,2 milioni del 2010 che approfitteranno del ponte del 2 Giugno. Quindi un +3%. Non sono certamente numeri da capogiro però fanno ben sperare per i prossimi mesi.
- il 90% resterà in Italia. (87,5% del 2010)
- il 6% andrà all’estero. (11,5% nel 2010)
GLI ITALIANI PREFERISCONO IL MARE
- il 58,9% sceglierà località di mare. (58,6% nel 2010)
- il 14% andrà in montagna. (16,1% nel 2010)
- il 12,7% sceglierà città d’arte. (11,5% nel 2010)
DOVE DORMIRANNO GLI ITALIANI
- il 30,8% sceglierà l’Hotel. (31,3% nel 2010). Netto calo
- il 5,3% sceglierà i Bed and Breakfast. (2,2% nel 2010)
- il 4,4% sceglierà gli Agriturismi. (2,9% nel 2010)
La durata della vacanza resta mediamente invariata tra le 3/4 notti.
Il miglioramento del turismo è dovuto in particolare alla forte crescita dei B&B e Agriturismi.
Perchè gli italiani preferiscono queste strutture all’Hotel?
Secondo me sono principalmente 3 i motivi:
- I prezzi più economici.
- I luoghi in cui spesso sono ubicati. Negli Agriturismi si può godere di pieno di relax oltre che di ottima cucina.
- Forse qualcuno si metterà a ridere, però il fatto che queste tipologie di strutture non causino alcun problema nel portare con sè gli animali secondo me gioca e giocherà un ruolo fondamentale.
Non resta che aspettare il cuore dell’estate e vedere che cosa succederà.
Danilo Pontone