Oggi voglio farti un esempio pratico su cosa accade quando fai una promozione su Groupon e cosa invece accade quando ti affidi ad altri strumenti facendo una promozione “fai da te”.
Naturalmente l’intento non è quello di sminuire il noto portale di coupon, come avrò modo di spiegare alla fine di questo articolo, quanto piuttosto far comprendere anche le potenzialità di altri canali di digital marketing.
L’esempio che ti riporterò è tratto da un’offerta realmente inserita su Groupon ma di cui non farò il nome.
Ti piace la matematica? Allora seguimi in questi calcoli e sono certo che molte cose ti diventeranno chiare…
Questa era l’offerta che avevo trovato su Groupon riguardante, nello specifico, un hotel di montagna:
Soggiorno per 2 persone con colazione, cena di 3 portate e aperitivo di benvenuto per 2 notti 99 € invece di 240 €.
Chi ci guadagna Cosa su Groupon
Quanto ci guadagna Groupon? Qual è la commissione che deve pagare l’albergatore a Groupon?
Sarò sintetico:
1) Per prima cosa, guardando l’offerta, capisci che l’albergatore ha apportato uno sconto pari al 59% della tariffa piena. Groupon chiede almeno uno sconto che va dal 50% fino al 70%.
2) La commissione da dare al portale si aggira dal 42% al 50% sul prezzo di ciascun Deal venduto (= un’offerta a pagamento anticipato che si concretizza quando si arriva ad un numero minimo di acquirenti). Questo vuol dire che per ogni deal, nel caso preso in esame, Groupon incassa 41,50 € circa (ho effettuato il calcolo sulla percentuale del 42% per stare più basso possibile).
3) All’albergatore quindi restano 57,50 € su ogni singolo deal.
4) Mediamente un Deal di questo tipo su Groupon può ricevere dalle 100 alle 200 prenotazioni. Un dato su cui mi sto tenendo basso, perché alle volte si arriva anche sui 250 e oltre. Quindi ipotizziamo di ricevere il minimo sindacale di 100 prenotazioni per questo deal:
- a Groupon in totale vanno 4.150,00 €
- all’hotel vanno 5.750,00 €
E in tutto questo non dimentichiamoci che questi ospiti occasionali (clienti mordi e fuggi) e “segugi delle migliori offerte”, come dimostrato da varie ricerche, difficilmente torneranno nell’hotel (salvo nuove imperdibili occasioni).
Groupon VS Facebook Ads e Google Ads
Per fare una promozione di questo tipo non bisogna andare per forza, o non soltanto, su Groupon ma si possono usare altri sistemi e strategie di promozione online. Ne cito due, i più conosciuti: Facebook Ads e Google Ads.
Ipotizziamo che lo stesso Hotel decida di usare questa identica offerta senza però dover dare nessuna commissione. In tal caso il guadagno sarebbe stato pari a 99 € x 100 deal = 9.900,00 €
È evidente che c’è un buon guadagno rispetto ai 4.150 € visti poc’anzi.
E se l’albergatore avesse usato questi 4.150 € per Facebook o per Google Ads?
4.150,00 € su Facebook Ads
Un budget di questo tipo su Facebook, diciamocelo, è tantissimo! Sarebbe bellissimo da investire. Ma le varie campagne che ho gestito mi hanno insegnato che anche con ragionevoli investimenti pubblicitari si possono ottenere grandissimi risultati.
In tal modo si avrà la possibilità di vedere crescere il numero dei fan sulla pagina, si potranno monitorare le statistiche tramite l’insights di FB, si farà una validissima brand promotion, si troveranno nuovi potenziali clienti e perché no qualche prenotazione diretta.
Insomma con un investimento importante ma non eccessivo si possono portare a casa ospiti interessati e che di fatto si possono sempre ricontattare in futuro tramite la propria pagina.
Tutto quello che verrà fatto sarà farina del proprio sacco che tornerà utile per imparare, impostare nuove strategie di web marketing in futuro, avere dati concreti per analisi e comparazioni.
4.150,00 € su Google Ads
Non c’è bisogno che ti dica che con una cifra da investire come questa si possono fare diverse cose. Questo budget è ancora più interessante se si pensa di concentrarlo tutto in un periodo specifico dell’anno, come ad esempio il Natale, o Capodanno, o qualsiasi altra festività ed occasione particolare.
Anche con Google Ads si possono monitorare tantissime cose relative al proprio sito web o landing page, vedere le statistiche di Google Analytics, monitorare giorno per giorno quello che si sta spendendo cercando di valutare al meglio se aumentare le offerte di CPC (costo per click) delle proprie parole chiave ecc.
Mi ripeto: tutto quello che verrà fatto sarà farina del proprio sacco che tornerà utile per imparare, impostare nuove strategie di web marketing in futuro, avere dati concreti per analisi e comparazioni.
Ma allora Groupon è da mettere alla gogna?
No! Non sto dicendo questo.
Va detto che Groupon può ugualmente fare la differenza in certi casi come ad esempio il lancio immediato di una nuova struttura alberghiera, o un servizio particolare che si vuole far conoscere, se non addirittura il tentativo di rilancio di un’attività che sembra aver perso la vitalità di un tempo.
Ma detto questo devi capire che anche l’investimento su Groupon deve essere eventualmente integrato all’interno di una strategia di web marketing turistico ben ponderata.
Anche perché, voglio essere onesto, qualche cliente che usa ed ha usato Groupon si è tolto pure qualche bella soddisfazione.