Potenzialità di Snapchat e Instagram Stories: chi sta meglio?

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È preferibile usare Snapchat o le Instagram Stories?

Immagino che questo sia il dubbio di molti albergatori, e un po’ li capisco, ritrovarsi tanti canali e non sapere quale usare, ma sono qui per “risolvere” questo dubbio o meglio a farvi chiarezza e capire quale social sia migliore per la propria struttura.

Riportando una ricerca di Techcrunch, Snapchat ha iniziato ad avere i primi effetti negativi, influenzati dalle Instagram Stories, con un calo delle visualizzazioni da 15% a 40%.

Nei primi mesi dal lancio della nuova funzione delle Stories di Instagram, il numero di utenti raggiunto fu 150 milioni al giorno e lo stesso numero, Snapchat, lo raggiunse nel mese di Giugno 2016, dopo aver visto una rapida crescita a 110 milioni di utenti al giorno nel mese di Dicembre 2015.

Nel complesso, da agosto a novembre 2016, i visitatori unici medi per Snapchat storia è diminuito di circa il 40%“, afferma Nick Cicerone, CEO della piattaforma di analisi video sociale creativo e Studio Delmondo. Questa considerazione è data da una ricerca, analizzando 21.500 stories di Snapchat.

Dal 2016, gli utenti mensili attivi di Instagram sono aumentati da 500 milioni nel mese Giugno a 600 milioni di utenti nel mese di Dicembre. Come si può notare, Instagram si conferma sempre di più rispetto a Snapchat, alla luce del calo delle visualizzazioni.

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Un altro fattore sul quale vorrei soffermarmi è il target.

Riportando uno studio della Globel web index, gli utenti attivi di Snapchat in Italia sono 673.000, di cui il 61% ha un’età compresi tra i 16 e 24, il 22% da 25-34 anni e il 12 % da 35-44 anni e il resto formato da 45 in su. Come si può notare Snapchat è usato perlopiù da utenti millenials.

La struttura ricettiva, o il ristorante, che ha già un profilo Instagram, è di gran lunga avvantaggiata in tema di fidelizzazione rispetto a chi deve creare ex novo un profilo Snapchat, che deve cominciare da zero.

Fatta questa piccola premessa, vi spiego come affrontare la scelta giusta:

  1. capire il proprio target
  2. scegliere la piattaforma social
  3. creare una strategia di contenuti, sopratutto visual

La prima fase, è la parte decisiva, ovvero a seconda del target, si baserà la scelta tra Snapchat o Instagram stories. Se la propria struttura ha un target familiare, è consigliabile indirizzarsi verso la seconda, mentre se si è un ostello per giovani è più consigliabile Snapchat, visto che che la percentuale maggiore di utenti attivi è nella fascia di età tra 16-34 anni, ovviamente questo non esclude di fare delle stories su Instagram..

Una volta scelto il social su cui tuffarsi, bisogna pensare a una strategia di contenuti.

Una strategia, in questo caso di visual, ben studiata è fondamentale perché le persone ricordano in media l’80% di ciò che vedono, rispetto al 20% di ciò che leggono.

Spesso si cade nell’errore di pubblicare molte foto, perché ci è stato detto di farlo, giustissimo, ma aggiungo anche di avere un’attenzione in più nella qualità. E’ consigliabile creare uno stile lineare coerente con la propria identità, come ad esempio la Masseria Salento, in cui trovate una galleria dipinta da color pastello, caratterizzanti dalla loro terra. Fatto questo piccolo appunto, vorrei focalizzarmi sulle stories.

Oggi giorno non si è ancora diffusa del tutto questa usanza di usare le stories nelle piccole imprese, ma credo che tra qualche mese sarà l’opposto :)

Come posso usare al meglio le stories? Semplicemente, dando sfogo alla propria creatività!

Un esempio? Fare un mini racconto dietro la cucina, presentare il proprio staff, oppure creare della ricette per i bambini se siete un albergo familiare.
Ecco un esempio di UNA Hotels.

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Coniugare il proprio target con la creatività, permetterà di aumentare la fidelizzazione e creare curiosità per i nuovi utenti, che potranno essere i futuri clienti. Spesso capita di girovagare su Instagram e proprio in quel momento che l’utente inizia a vedere, inizia a sognare la prossima vacanza: ecco che essere presenti in quel momento, magari con dei buoni contenuti visual, è fondamentale.

Come si può notare, ho preferito soffermarmi su Instagram, per semplice fatto che già molte strutture hanno un profilo Instagram e sono più agevolate a continuare in questa strada, ma non per questo bisogna sottovalutare Snapchat, anzi un esempio da seguire è W Doha Hotel.

Il W Doha, a mio parere, riesce ad accorciare le distanze tra hotel e cliente grazie ai messaggi diretti, infatti, dopo aver fatto uno screenshot di una loro foto ho ricevuto un messaggio di benvenuto, il quale, proseguendo la conversazioni, mi indicava la possibilità di prenotare attraverso i social. Far conoscere i propri servizi e creare subito un contatto credo che sia fondamentale.

Oramai le stories sono ovunque, da Facebook a Whatsapp, ma quanti veramente cambieranno il modo di usare i social?

Secondo me non ci sarà un grande cambiamento, o meglio, ci potrà essere ma non sarà a lungo termine. Spesso quando c’è novità si viene colti dalla curiosità di provarla, che però non dura nel tempo. In passato si parlava di Snapchat e ci fu il boom delle foto con i filtri, cosa che ora è difficile da trovare, perché oramai la curiosità si è affievolita durante il tempo. La novità ha sempre un effetto contagio, ovvero inizia una persone e piano piano tutti la seguono.

Per concludere, il social è un mezzo e non un fine, spesso ci si dimentica di questa cosa. Una buona consapevolezza di se stessi (inteso come struttura alberghiera) e la conoscenza del proprio target, sono alla base di una buona strategia di visual marketing.

Le cose fatte bene durano nel tempo” e credo che questo valga anche nella comunicazione.