Pinterest e Turismo: intervista a Cinzia Di Martino

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Fin dalla sua prima comparsa sulla scena dei Social Media, ho considerato Pinterest un canale interessante per il settore turistico ricettivo. Ne ho parlato diverse volte su questo blog evidenziandone i pregi.

Ad oggi Pinterest mantiene ancora vivo il suo interesse, tuttavia in Italia sembrano esserci nei suoi confronti una percezione ed approccio sbagliati. Io stesso negli ultimi tempi faccio un po’ fatica a dargli una giusta dimensione.

Così ho pensato di intervistare Cinzia Di Martino, un’esperta collega e amica nel settore digital marketing, che nel tempo ha egregiamente saputo impegnarsi con Pinterest continuando a studiarlo, testarlo e a seguirne la sua evoluzione.

Ritengo sia proprio la persona giusta da cui farci dare delle delucidazioni.

Ci racconti qualcosa di te?

Con piacere! Sono Cinzia Di Martino, laureata in informatica che, stanca di parlare in linguaggio macchina, ha scelto di abbandonare la comunicazione binaria, fatta di 0 e 1, e dedicarsi alla comunicazione umana, diventando blogger, approfondendo gli studi dei social media, la psicologia dei suoi abitanti e le nuove concezioni di reputazione, valide sia per le persone che per le aziende.

Si è capito cosa faccio?? :D

Come nasce la tua passione per Pinterest?

Sono da sempre appassionata di grafica, arte e colori: quando ho scoperto Pinterest non potevo che rimanerne folgorata!

Oltre ai colori e alla vastità di contenuti visivi di ogni genere, mi piaceva molto l’illusione di riuscire a sentirmi “ordinata” – almeno per un po’. Ma è durato poco!

E mi è rimasta solo la passione (e la dipendenza cronica) da questo meraviglioso motore di ricerca visuale che è Pinterest.

[n.d.a.] Per chi non lo conoscesse, Pinterest è un grande archiviatore di immagini, una infinita fonte di ispirazione per moltissimi (se non tutti i) campi di interesse esistenti al mondo: dalla cucina, all’arredamento, ai viaggi, al turismo, alle esperienze personali, allo sport, al fai-da-te, agli outfit, ai giochi da fare in casa con i bambini, alle auto, all’arte, alla moda, alla psicologia e… chi più ne ha, più ne metta!

Qual è lo “stato di salute” dei social in generale ed in termini di utilizzo da parte degli utenti?

I social stanno bene. Chi sta perdendo la salute (soprattutto quella mentale) siamo noi, gli utilizzatori. La possibilità di interagire in tempo reale con chi è fisicamente distante da noi, sta alienando le nostre capacità empatiche.

Il problema maggiore è, ovviamente, a carico dei più giovani, i nativi digitali, che hanno conosciuto questa come unica forma di comunicazione. Ma ad aggravare il peso, è l’ignoranza digitale degli adulti che, loro malgrado, si sono ritrovati assorbiti da queste nuove forme di interazione sociale, sottovalutando i rischi del caso.

Ma la soluzione esiste e si chiama conoscenza e formazione, a tutti i livelli.

Un secolo fa, il numero di analfabeti in Italia raggiungeva numeri paurosi, eppure, grazie all’obbligo scolastico, molti adulti sono riusciti a leggere e scrivere, anche grazie al sostegno e al supporto dei figli.

Oggi, secondo me, siamo ancora in tempo per portare consapevolezza nelle famiglie, ma servirebbe uno svecchiamento del programma scolastico e una maggiore attenzione verso la socialità sul web e ciò che comporta.

In Italia si è sempre mostrato poco interesse per questo social.
Secondo te è vero o la realtà è un’altra?

Abbandonata la veste di osservatrice sociale, torniamo alle bellezze di Pinterest!

Posso dirti che l’interesse nei suoi confronti cresce, pian pianino. Al momento in Italia siamo tutti devoti a Instagram: sono i suoi anni di furore. Ma negli Stati Uniti, oltre a Instagram, i giovani che scelgono di utilizzare Pinterest sono in aumento e lo usano non solo per ispirarsi, trovare soluzioni e condividerle con altri, ma anche (anzi soprattutto) per acquistare ciò che più li aggrada (perché in America si può acquistare direttamente i prodotti da Pinterest: una funzionalità che entro l’anno potrebbe arrivare anche in Italia!).

Comunque, credo fermamente che chiunque venga a contatto con Pinterest, non possa far altro che innamorarsene: grandi e piccini, uomini e donne, senza alcuna distinzione. E arriverà presto il momento di successo anche in Italia!

Nel caso specifico del settore turistico ricettivo, secondo te quali sono le potenzialità di questo social?
Come potrebbe essere impiegato da una struttura alberghiera?

Lo vado dicendo da tempo immemore ormai: Pinterest è il miglior amico degli albergatori.

Quando si parla di turismo, si parla non solo di turismo autoctono, ma soprattutto di turismo straniero. E Pinterest per la presenza multietnica e la sua forza visual è il canale social più adatto per far conoscere i nostri meravigliosi territori, le nostre bellezze artistiche e culinarie al resto del mondo.

Pinterest è utilizzato dalle strutture alberghiere per mostrare non solo la struttura e lo staff (riducendo la distanza con i potenziali clienti e dando la sensazione dell’esistenza di un rapporto umano ancor prima dell’incontro fisico), ma per indicare cosa visitare, dove andare, cosa fare se si è in coppia, da soli, con bambini o over65. Perché nell’esperienza turistica, struttura e territorio vanno a braccetto: è tutto l’insieme che getta le basi per un ritorno futuro dei turisti e l’innesco di un passaparola ancor più potente.

​Hai degli esempi di strutture ricettive che stanno sfruttando positivamente Pinterest?

Claro que si! Ecco i Big dell’Hospitality e come lo usano.

Four Seasons​: utilizza Pinterest come un concierge virtuale. Gli ospiti vengono messi in contatto con esperti locali per creare esperienze personalizzate,

“bacheche” collaborative per pianificare e prenotare le loro vacanze.

Hilton Hotels & Resorts​: coinvolge i visitatori con le campagne, ad esempio le #HiltonStory, una promozione con cui la catena alberghiera ha offerto la possibilità di un soggiorno di due notti per i viaggiatori nei propri alberghi di tutto il mondo, condividendo le loro immagini di vacanza Hilton utilizzando l’hastag #HiltonStory.

Gino’s Restaurant​: hanno raggiunto un gran seguito su Pinterest promuovendo campagne online che incoraggiano la partecipazione degli utenti, come “un eroe di viaggio” e “Travel Faceoff”: andate a dare un’occhiata ;)

Anche Pinterest, come molti altri social, si è aperto all’advertising.
Pensi sia da prendere in considerazione per potenziare il rendimento del proprio profilo?

Al momento la funzionalità dei “​Promoted Pins​” è attiva solo negli Stati Uniti, in Canada, in Inghilterra, in Irlanda, in Australia e in Nuova Zelanda.

E comunque, visto che la visibilità dei buoni contenuti raggiunge tranquillamente i 100 [cento] giorni (altro che i tre minuti di Twitter e le poche ore di Facebook), direi che più dei ​promoted pins mi occuperei di garantire una presenza attiva e costante su Pinterest. Sai che risultati già dopo i primi 30 giorni?! :-)

Da esperta fruitrice del social, volendogli fare una critica costruttiva, secondo te cosa manca a Pinterest?

Nulla! Per la mission e l’obiettivo che ha, Pinterest è perfetto così.

Io ho sempre visto bene Pinterest, ma negli ultimi tempi ho perso quell’amore che nutrivo inizialmente, hai modo di farmi ricredere?

I contenuti sono cresciuti numericamente non poco in questi ultimi due anni.

Se hai perso l’amore perché non trovi proposte e contenuti interessanti per alcuni argomenti, forse è tempo di sfruttare appieno le potenzialità delle ricerche guidate di Pinterest :D

Se hai perso interesse nel canale perché ti eri prefissato un obiettivo lavorativo, beh allora chiamami che facciamo due chiacchiere e individuiamo un calendario editoriale e contenuti visual che ti possano portare sulla cresta dell’onda.

Tempo fa ho letto una tua bella guida su Pinterest.
Ti va di segnalarla ai lettori di Hotel 2.0 oltre ad eventuali altre tue risorse utili?

I tuoi lettori potranno trovare sul mio sito cinziadimartino.it un ​ebook gratuito in cui spiego passo-passo come impostare al meglio il proprio account Pinterest, quali tipi di contenuti utilizzare e come pianificarli, una serie di best practices… e non solo: c’è tutta una serie di articoli dedicati a Pinterest​ (anche per le strutture ricettive!) che può tornare utile. :-)

Grazie Danilo!

Ciao Cinzia, grazie a te :-)