I social media ed il settore travel vanno ormai mano nella mano. Secondo il Pew Research Center il 65% degli adulti ora utilizza i siti di social networking e una parte crescente di questi utenti li impiega prima, durante e dopo il viaggio.
Dato che il traffico e l’attività su queste piattaforme continuano a crescere, gli albergatori hanno anche maggiori opportunità di raggiungere i propri segmenti di pubblico e generare conversioni.
Ed in questo 2016 bisogna concretamente saper sfruttare al meglio questi canali di traffico…magari con qualche suggerimento e linea guida.
1. SOSTENERE UN INVESTIMENTO PUBBLICITARIO, SE NECESSARIO…
E’ probabile che tu abbia già sentito dire che solo una bassa percentuale dei post organici pubblicati sui social riesce a raggiungere i tuoi fan e followers. Se guardiamo alla sola pagina di Facebook per esempio, è molto difficile che nel momento in cui pubblichi qualcosa riguardo alla tua struttura alberghiera, il post venga visto in modo naturale/organico dai fan.
Ecco perché ci sono a disposizione le campagne pubblicitarie: un investimento in tal senso non deve essere visto solo come una spesa ulteriore che grava sulle spalle della struttura, quanto piuttosto un’opportunità per cercare di ampliare il raggio d’azione delle pubblicazioni, per fare in modo che più persone e potenziali clienti/viaggiatori vedano gli aggiornamenti della pagina.
Un discorso questo che, se non ti fosse chiaro, dovresti “preoccuparti” di cominciare a comprendere. Un modo di pensare che non bisogna circoscrivere solo al social più “famoso”, cioè Facebook. Anche Instagram, Twitter e Pinterest rientrano nel ragionamento seppur ognuno con sfaccettature differenti…
2. OTTIMIZZAZIONE DEL “PRODOTTO”
I viaggiatori oggi sono spesso connessi sui social media, in particolare su quelli più popolari come Facebook, Instagram e Twitter. Le strutture alberghiere che hanno ottimizzato la propria presenza su queste piattaforme possono senz’altro ottenere un vantaggio enorme rispetto alle strutture che non hanno invece avuto cura del proprio profilo. Gli utenti si sentono più invogliati e incoraggiati a seguire quei profili che sono “vivi” e che non sono abbandonati a se stessi. Un bel modo quindi per coltivare una community.
Oltre alla solita cosa detta e ridetta di pubblicare contenuti unici e di qualità, ci sono altri modi per poter creare interesse nei propri followers. Ad esempio su Twitter si può pubblicare un’immagine d’intestazione che mostri ed esalti la propria destinazione e alletti il viaggiatore a contattare la struttura attraverso una visibile “call to action”. Oppure ancora su Facebook, le pagine commerciali locali possono essere verificate, il che consente di ottenere un badge di verifica grigio vicino al nome della pagina, facendola così passare meno inosservata rispetto alle numerose pagine presenti sul social.
Così come anche la copertina di Facebook può diventare un elemento importante per mettere in evidenza una call to action invitando le persone a cliccare su una tab specifica della pagina per iscriversi alla newsletter, per scaricare un pdf dedicato al territorio, per fare una prenotazione (sono tanti oggi infatti i booking engine che permettono di integrare un “book now” direttamente sulla pagina facebook).
3. DELINEAZIONE OBIETTIVI E KPI
Se si sta cercando di aumentare la brand awareness o le prenotazioni per un periodo di tempo specifico, è importante stabilire gli obiettivi di business prima di determinare quali saranno le iniziative di social media da implementare.
Questo farà sì che i propri sforzi sui social siano dettati da obiettivi mirati e prestazioni ben pilotate. Per esempio, se si sta cercando di aumentare le prenotazioni per un pacchetto vacanza speciale attraverso un Post di Promozione su Facebook, alcune KPI ( Key Performance Indicator) possono riguardare i click alla pagina di destinazione del pacchetto, le prenotazioni iniziate e le prenotazioni completate.
4. LA SCELTA DELLA GIUSTA PIATTAFORMA SOCIAL
Dai social e nuove funzionalità degli stessi, oggi siamo completamenti sommersi al punto tale che può essere difficoltoso individuare su quale di questi è meglio investire il proprio tempo/business. Bisogna quindi cercare di fare un’analisi preliminare: l’albergatore deve impegnarsi per capire quale social può realmente portare un beneficio al proprio brand. Twitter se si rivela uno strumento efficace per un Hotel non è detto che lo sia anche per un Agriturismo, che al contrario potrebbe trovare maggiori frutti da una comunicazione più visual come quella di Instagram.
Certamente però Facebook si annovera oggi tra quei canali che in primo luogo consentono di raggiungere un vasto e mirato pubblico. Altri social invece dovranno essere “cavalcati” sulla base del mercato target e obiettivi di una struttura alberghiera.
Ad esempio, se una struttura offre servizi di nozze, povrebbe prendere in considerazione la creazione di un profilo di Pinterest per raggiungere gli utenti che stanno pianificando il matrimonio. Una strategia che potrebbe rivelarsi ancor più efficace qualora Pinterest avviasse quanto prima le campagne pubblicitarie per indirizzare i post verso il target specifico.
Lo stesso tipo di ragionamento può essere fatto per Instagram, orientato magari più alla promozione della vita alberghiera e a quello che può essere definito come visual storytelling. Anche qui il supporto delle inserzioni pubblicitarie può aiutare il brand a raggiungere il proprio potenziale pubblico e a creare e rafforzare la community.
5. TARGETING e RETARGETING
Il social media advertising continua ad evolversi. Il targeting diventa sempre più potente e di impatto su ogni piattaforma. Facebook offre in tal senso una vasta gamma di opzioni mirate al target specifico: dalla posizione geografica allo stato della relazione e di reddito, dagli interessi ai comportamenti d’acquisto, e non solo.
Una struttura può utilizzare anche la Custom Audience di targeting per raggiungere ad esempio i propri iscritti alla newsletter o i visitatori del sito web, o implementare la Lookalike Audiences per espandere la propria visibilità verso gli utenti simili a quelli che già seguono il brand.
Eseguendo più campagne pubblicitarie con differenti criteri di targeting, si può scoprire un pubblico diverso ed affinare così le campagne future per raggiungere un pubblico sempre più qualificato.
Si può poi utilizzare il retargeting per raggiungere gli utenti che hanno già visitato il sito web dell’hotel: un modo efficace per mantenere vivo il brand nella mente delle persone e stimolare i propri seguaci ad interagire con la struttura attraverso i social o magari con il sito.
6. MULTI-DEVICE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE DEL VIAGGIO
Durante la fase di pianificazione del viaggio vengono usati più dispositivi alla volta. Si attua il Cross-Device di cui parlai già in questo articolo.
Ad esempio, gli utenti possono iniziare la loro ricerca sui dispositivi mobili e tablet, ma alla fine la prenotazione avviene sul desktop. Pertanto gli albergatori dovrebbero assicurarsi che i loro contenuti sui social media e gli annunci su di essi, siano ottimizzati per i tre dispositivi.
Sia Facebook che Twitter consentono ai brand di designare quali devono essere i dispositivi su cui far visualizzare gli annunci e offrono anteprime dell’annuncio per ogni dispositivo.
Se ad esempio si vuole cercare di indirizzare le persone in un ristorante in loco o nel centro benessere, si potrebbe prendere in considerazione di pubblicare annunci mirati agli utenti nelle vicinanze e che utilizzano i propri dispositivi mobili. Esisitono ad esempio gli annunci di Local Awareness di Facebook che consentono alle aziende di raggiungere gli utenti che si trovano ad una determinata distanza, predisponendo un pulsante di invito all’azione come “Ottieni indicazioni” o “Chiama Ora”.
7. NON SOLO SOCIAL MEDIA MARKETING
Il social media marketing da solo non può fare tutto. Le campagne pubblicitarie dei social non possono salvare una struttura alberghiera che fatica a migliorare il proprio business online. E’ necessario integrare una strategia social con tutte le altre attività di web marketing che possono ulteriormente rafforzare l’identità di un brand su internet: quindi siti fatti bene, SEO, e-mail marketing, campagne pubblicitarie su Google AdWords, marketing tradizionale.
Al riguardo scrissi questo articolo che ti invito a leggere per capire come un’integrazione di più strategie può portare maggiori benefici: Qual è il migliore investimento online per una Struttura Alberghiera?
Di fatto resta comunque che i social sono strumenti che possono aiutare fortemente il cliente a prendere decisioni per il suo viaggio.
- Nella fase del desiderio i social possono influenzare mostrando al viaggiatore immagini o video che esaltano la località e i servizi di ospitalità turistica.
- Nella fase di pianificazione e prenotazione, il viaggiatore può trovare offerte concrete o pacchetti verso cui mostra interesse e successivamente tramite la tecnica del retargeting venire stimolato per concludere l’acquisto.
- Nella fase di esperienza del soggiorno, la strategia social trova ulteriore compimento promuovendo i contenuti generati dagli ospiti stessi.
Promuovere e condividere le esperienze degli ospiti è infatti un buon modo per influenzare e ispirare la fase di desiderio di un altro ospite, portando così a potenziali nuove prenotazioni a lungo termine e alimentando il processo di fidelizzazione con la clientela.
8. OTTIMIZZARE GLI SFORZI
Ovviamente per migliorarsi sempre bisogna anche analizzare e per fare questo le stesse piattaforme social ci vengono incontro fornendoci dei sistemi di analisi delle statistiche per monitorare le proprie prestazioni.
Tuttavia, gli albergatori possono accedere ad analisi più sofisticate con strumenti come Google Analytics o altri sistemi di tracciamento.
Analizzando l’andamento delle proprie attività di social media marketing, ed intersecando l’analisi con le altre attività di web marketing, diventa più facile intepretare il proprio operato e costruire strategie di promozione online più efficaci.
CONCLUSIONE
Dato che i social media continuano ad evolversi e ogni giorno nascono nuove tendenze, è importante per gli albergatori investire in questi crescenti canali per raggiungere e coinvolgere il pubblico giusto al momento giusto.
Non solo questo permetterà ad una struttura alberghiera di distinguersi, ma sarà anche possibile sostenere i propri sforzi di digital marketing massimizzando i ricavi nel 2016. Approfittando di questo panorama in continua evoluzione, gli albergatori possono creare connessioni significative con il proprio target e rafforzare così l’identità del proprio brand.
Ciao
Danilo Pontone