Gestione dei Social Media: le domande degli Albergatori

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Possiamo dire che i Social Media si sono affermati come potenziale mezzo di veicolazione del traffico sul sito istituzionale e consolidamento del Brand per una struttura ricettiva turistica.

Partendo da questa premessa, una buona fetta di albergatori ha cominciato seriamente a prendere in considerazione l’idea di integrare i social all’interno della propria strategia di vendita on-line.

Tuttavia le domande che sorgono in merito a questi strumenti sono molte. Ho voluto raccogliere quelle che nell’arco della mia attività mi sono sentito rivolgere frequentemente o su cui leggo esserci sempre delle perplessità.

7 – DEVO USARE TUTTI I SOCIAL NETWORK?

Assolutamente No!

Un modo semplice per capire su quali social network si dovrebbe essere è quello di chiedersi dove sono i clienti. Ecco dove è necessario essere. Se non si trovano su Facebook, non perdere tempo nella costruzione di una pagina Facebook.

Non c’è bisogno di essere su ogni social network, soprattutto quelli che non capisci o non hanno le caratteristiche per fare bene. Ogni social avrà un diverso impatto per l’azienda anche in base al pubblico e caratteristiche del social stesso.

Ad esempio se hai il tempo e le risorse per fare video, allora devi assolutamente avere una presenza su YouTube in modo tale da poter condividere i video attraverso i canali web che il pubblico ama di più. Se non si hanno possibilità per la produzione video, non scegliere YouTube e non sentirti in colpa per non averlo fatto perché semplicemente non te lo puoi permettere!

6- I SOCIAL CHE SI USANO DEVONO AVERE GLI STESSI “NOMIUTENTE”?

Se i social media che utilizzi sono tra loro coerenti sarà prima di tutto più facile per te promuovere i tuoi canali, ma sarà anche più facile per i fan/clienti trovarti e taggarti.

Quando i nomi utente sono diversi tra i vari social, si rischia la confusione. Se pubblichi un Tweet con un’immagine di Instagram ma hai due nomi utente differenti, questo complica le cose. Inevitabilmente, qualcuno taggherà il tuo nome Twitter su Instagram o il tuo nome Instagram su Twitter e puoi perdere un’opportunità di engagement.

Oggi non conta solo la scelta di un nome a dominio, quando ci riferiamo ad un sito web, ma anche i nomi utente sono altrettanto importanti, se non di più. Siti come Knowem ti possono dire se il nome utente del brand che vuoi usare è già sfruttato sui social di tuo interesse.

Se la tua prima scelta non è disponibile, non disperare. Bisogna essere creativi. Puoi utilizzare un carattere di sottolineatura o sigla o aggiungere la città di riferimento in base alla posizione del brand.

5- COME TROVARE E IDEARE CONTENUTI DA PUBBLICARE?

Tutto si riduce a conoscere il tuoi clienti ideali. Se si dispone di una solida conoscenza dei loro stili di vita, desideri e punti di debolezza, diventerà molto più facile creare o trovare contenuti pertinenti che vorrebbero leggere e condividere.

Oltre a questo, iniziare a seguire influencers del settore che creano contenuti eccezionali e di valore può essere un’altra valida soluzione. È anche possibile cercare hashtags rilevanti e controllare quali sono i trends su Twitter e Instagram per capire di che cosa la gente sta parlando in uno specifico momento, quindi poi partecipare a quelle conversazioni.

La generazione di idee è la parte più difficile, bisogna fare in modo che sia il pubblico a farlo per te. Parla con i tuoi seguaci e clienti ideali e chiedi loro che cosa vorrebbero vedere. Si può anche chiedere ai dipendenti di contribuire ad esempio con un post sul blog al mese. Quando si spartisce il lavoro, diventa tutto meno stressante e più riflessivo.

4- OGNI QUANTO DEVO PUBBLICARE SUI SOCIAL?

Dipende…

La frequenza della pubblicazione di contenuti dipende dalle risorse e dal pubblico. Il tuo obiettivo è quello di ottenere contenuti di qualità che il pubblico amerà il più possibile.

[Tweet “Sui social è meglio non pubblicare nulla se i contenuti che hai da proporre sono scadenti. “]

Se questo significasse scrivere sul blog solo una volta alla settimana, allora va bene. Se questo significasse che è possibile postare su Facebook solo tre volte a settimana, ma sono tre veri buoni posti che ottengono un sacco di egangement e successo, allora va bene.

Ricorda inoltre che puoi sempre riutilizzare i tuoi contenuti. Vecchi post sul blog possono essere “retweeted” con nuova formulazione e immagine. E’ possibile impostare una strategia in cui ogni post del blog viene condiviso in ogni social il primo giorno, una ripubblicazione su Twitter ogni tre giorni, una ripetizione su Facebook ogni otto e così via.

Puoi approfondire l’argomento sulla frequenza di pubblicazione leggendo questo articolo: 6 step per fare un Piano Editoriale per i Social Media.

Condividere lo stesso contenuto su ogni social si può fare, ma dovrebbe essere formulato in modo diverso. Ad esempio, LinkedIn non usa hashtag quindi non ha senso copiare e incollare qualcosa da Twitter. Un’infografica potrebbe funzionare meglio su Pinterest che su Facebook. Dovrai tenere traccia di che tipo di contenuti e quale formato va meglio su ogni social e prendere i dati in considerazione al momento della pubblicazione di futuri post.

3- COME POSSO AUMENTARE I FAN/FOLLOWERS?

Indipendentemente da quale social si sta trattando, è la qualità non la quantità di seguaci che conta. È possibile pagare per aumentare i propri seguaci, ma questi non garantiranno impegno con il tuo contenuto e difficilmente diventeranno “clienti fedeli”.

Per attirare organicamente i seguaci giusti che si impegneranno con il tuo brand, bisogna puntare tutto sulla creazione di contenuti eccezionali e che siano sempre trovati dalle persone giuste al momento giusto. Di norma, ciò che vince, è la pubblicazione di contenuti di qualità, creativi ed unici. Un modo intelligente per definire il termine “creativo” è di cercare le lacune che i tuoi maggiori concorrenti stanno lasciando per strada e colmarle per loro.

Bisogna poi prendere in considerazione la pubblicazione al momento giusto con hashtag appropriati e potenziali partnership con influencers per espandere la propria portata. Rispondere ai tuoi seguaci e interagire con loro. Andare dove sono. Mettersi in gioco.

2- DEVO CONNETTERMI A MIA VOLTA CON TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO?

Non bisogna sempre ricambiare il follow su Twitter o Instagram o accettare ogni richiesta di LinkedIn. Come mai? Perché si sta curando un network. Chi ti segue e chi stai seguendo sta già dicendo tanto sulla qualità e credibilità del tuo brand.

Ovviamente è buona prassi collegarsi con influencers e potenziali partner, ma non c’è bisogno di ricambiare ogni follow. Su Twitter e Instagram, regola vuole che i tuoi seguaci debbano essere in numero pari a quelli che si seguono. Su LinkedIn diversamente, più è grande il network e più possibilità si hanno.

Detto questo comunque, quando decidi di seguire delle persone per te interessanti spesso poi queste ricambiano l’interesse. Esistono siti come Twellow che aiutano a trovare profili affini e importanti.

1- DEVO INVESTIRE NELL’ADVERTISING?

Su una piattaforma come Facebook, con una forte strategia in atto, investire nell’advertising può far crescere il proprio seguito ed engagement, oltre che aumentare le vendite e il traffico sul sito web.

Nel caso di Facebook, se lo utilizzerai correttamente e in modo consapevole oltre che con costanza, ti renderai conto di come gli investimenti diventino una naturale conseguenza se non addirittura necessità.

Quando si tratta di altri social, la scelta è diversa e potrebbe richiedere fare dei test. Prima di tutto come si diceva all’inizio bisogna capire dove si trova il proprio pubblico. Se il proprio cliente ama Pinterest e da qui si genera un elevato flusso di visite sul sito, un Pin Promosso potrebbe essere perfetto per il proprio brand (se e quando magari l’ads su Pinterest sarà attivo anche in Italia).

Bisogna quindi fare un’analisi su dove si trova il più alto ritorno dei propri investimenti. Decidere un obiettivo, dare un’occhiata ai post che hanno ottenuto buoni risultati e poi tradurli in messaggi di conversione che possono guidare le vendite, iscrizioni alla newsletter o altro. In questo modo si sta investendo sui propri contenuti (Content Marketing) che il pubblico ama già.

CONCLUSIONE

Se hai altre domande da porre, suggerimenti o altro puoi lasciare un commento al post oppure scrivere una mail a info@danilopontone.it