Sull’importanza della prima colazione in hotel, come asset strategico fondamentale di una qualsiasi struttura ricettiva che vuole distinguersi nel settore dell’hospitality rispetto ai competitor, si è sempre posto l’accento nel corso degli ultimi decenni.
Viaggiatori con esigenze alimentari sempre più incalzanti, impongono un nuovo ripensamento della visione, sempre più incentrata sul marketing esperienziale, del breakfast.
Quanto è importante, oggi, offrire una colazione capace di coniugare sicurezza, artigianalità e capacità di generare quel famigerato effetto wow, fattore leva chiave nell’accoglienza alberghiera?
Colazione in hotel e brand reputation, le nuove sfide del ‘risveglio’ della ristorazione
Nella fase di scelta di una struttura alberghiera, le recensioni sulla prima colazione giocano un ruolo sempre più determinante.
Se c’è un soggiorno che non scorderò mai, non soltanto per la bellezza delle sue camere, quanto per la sua colazione esperienziale ad alto coinvolgimento, è sicuramente alla Locanda San Martino Hotel e Thermae di Matera.
Mentre la Città dei Sassi si risvegliava imbiancata dalla neve, io e la mia famiglia scendevamo dai corridoi del sonno verso la sala colazione. Ho ancora vivido il profumo del pane appena sfornato farcito con svariate e squisite marmellate fresche ma, soprattutto, la melodia avvolgente del pianoforte che, nella sala scavata nella roccia, ci accompagnava in tutti i nostri sorsi di caffè. Un risveglio a dir poco fiabesco.
Al di là del tocco poetico della pianista live, la maestria di saper sedurre i propri ospiti, durante la prima colazione, con profumi, sapori e colori, è un’arte che non va sottovalutata.
La prima colazione non è solo il carburante per una giornata positiva ed energica, tanto di lavoro come di ferie, ma anche il primo motore della brand reputation di una struttura alberghiera: ne beneficiano le recensioni, con conseguente aumento dei punteggi nelle OTA, mentre il passaparola ad amici e conoscenti, tra commenti offline e condivisioni social, genera un circolo virtuoso preziosissimo in termini di ROI, anche se di non facile misurazione.
Colazione in hotel, dal bio al gluten free, senza dimenticare l’energia delle condivisioni
Le allergie e le intolleranze alimentari sono in crescita costante. Secondo le statistiche si sono addirittura triplicate negli ultimi 40 anni.
Se molti ristoranti sono stati costretti a adeguarsi alle esigenze di una clientela sempre più esigente e quanto più variegata nelle richieste specifiche, il ‘risveglio’ della ristorazione (nella prima colazione in hotel) ancora fatica a decollare.
Quante strutture servono, accanto al latte parzialmente scremato, quello di riso o il latte di soia? Dove sono le ciambelle senza glutine e i cornetti vegani?
Si tratta di accortezze un tempo forse piccole ma che, oggi, non possono più essere lasciate al caso.
Oltre a scegliere materie prime selezionate, e adatte anche a ospiti con specifiche intolleranze alimentari o stili di vita vegani, è altrettanto fondamentale dare un’anima alle colazioni.
Non solo curando una presentazione di ‘scena’ ma anche ricorrendo alla giusta dose di empatia e unicità da parte di chi le serve.
Quanto conta un buongiorno che viene dal cuore prima di una frettolosa richiesta di scelta tra un cappuccino e un caffè macchiato freddo?
Quanto è capace di generare emozioni e coinvolgimento il vostro personale di sala? Quante volte di fronte a un ospite, intento a immortalarsi in un selfie addentando un cornetto, incalza con un: “Desidera che le scatti una foto perfetta di questo risveglio luculliano?”.
Responsabilizzare chi è addetto alla colazione a essere più motivato e creativo è un tassello fondamentale che spesso si trascura. Del resto, si tratta proprio di quei dipendenti che ogni giorno si relazionano per primi con gli ospiti di una struttura e che, volente o nolente, influenzano con la loro professionalità le singole guest experience sin dall’inizio della giornata.
Colazione in hotel, ecco perché è importante dare valore a un servizio sempre più è determinante nella fase di scelta di un soggiorno
Inutile sottolineare come i clienti di un hotel siano i testimonial più preziosi e come la breakfast experience sia una fondamentale occasione per conquistarli.
Secondo le ultime statistiche, oltre l’80% degli italiani si gode la prima colazione sbirciando i social, spesso e volentieri condividendo anche post del proprio risveglio tra tazzine fumanti di caffè e delizie dolci o salate.
Milioni di persone, ogni giorno sempre più attente a rendere social il loro primo pasto della giornata.
Ecco perché sui canali FB e IG, come su tutti gli altri social della propria struttura alberghiera, la colazione deve avere un ruolo di primo piano nel calendario editoriale. Non solo è importante fare in modo che le foto diventino un goloso appuntamento ma anche che, intorno alla voce breakfast, si crei una community di valore con preziosi contenuti creati dai vostri ospiti.
Una buona idea potrebbe essere quella di segnalare un #hashtag sul tavolo della colazione, invitando con il giusto tono i propri ospiti a condividere le proprie foto, per poi recuperarle e fare un repost sui canali ufficiali dell’hotel.
Resta buona prassi il via libera al buffet controllato, in modo che si entri a contatto esclusivamente con il cibo che si consuma, come alle porzioni già pronte.
Al contempo, ampio spazio alla creatività. Perché, ad esempio, non proporre delle colazioni in camera, oppure dei simpatici cestini da asporto, che possano essere consumati in riva al mare, a bordo piscina o nel giardino del vostro hotel?
La prima colazione dei tempi attuali deve essere sana, attenta alle richieste di nicchia, come sempre più sicura e ‘condivisibile’.
Pronti a ‘risvegliare’ il brand sentiment verso la vostra struttura alberghiera?