Come aumentare la Brand Awareness per fare marketing sui Social Media

brand hotel social media

Oggi, visto che ormai sul “pianeta social” ci viviamo, parliamo di un argomento sempre più attuale: come aumentare la Brand Awareness della tua struttura ricettiva per fare marketing sui Social Media.

Perché, se sei un albergo e sei presente con la tua pagina aziendale su Facebook o su Instagram, tanto per citare i più frequentati, il tuo obiettivo è stringere relazioni che portano conversioni.

Per riuscirci con successo è necessario raccontarsi, farsi scegliere e attrarre il proprio pubblico, e tutto ciò non è affatto semplice.

Quando il progetto fallisce, possono esserci diversi errori all’origine: non esiste una strategia, quella attuale non funziona più o i tuoi contenuti mancano di capacità di creare connessione.

Vediamo, allora, quali sono gli errori da evitare quando si vuole fare marketing con i Social, e come creare contenuti che siano così tanto stimolanti da riuscire ad attirare l’attenzione sempre più combattuta delle persone.

I Social, un terreno da presidiare che fa gola a tante aziende

I Social danno i numeri.

Da Facebook a Instagram, al più giovane TikTok, questi mondi alternativi sono il Nuovo Continente da presidiare che fa gola a tante aziende, brand famosi, personaggi che influenzano mode, tendenze, scelte e, persino, ideali e valori.

Quello dei Social è un mondo che cresce sempre più, un pianeta multiforme che si agita tra atomi e bit, dove la vita si consuma in tempo reale.

Ecco perché i brand più famosi e le piccole e medie imprese vogliono sapere come aumentare la Brand Awareness per fare marketing sui Social Network.

Questi canali di comunicazione, potenzialmente virali, funzionano con la forza del passaparola e della condivisione. Quanto più si è condivisi, commentati, graditi, tanto più si sale in notorietà e awareness.

Ma riuscire ad attirare l’attenzione non è affatto facile per almeno queste buone ragioni:

  • La competizione è altissima: sui Social comunicano tanti brand che sanno fare marketing e storytelling, e tanti influencer che sanno intrecciare relazioni e creare un seguito di follower disposti ad ascoltare;
  • le persone distinguono cosa è autentico da cosa non lo è, e si allontanano dai messaggi poco chiari, anonimi e senza personalità;
  • le aziende comunicano spesso senza una strategia, un piano editoriale o, peggio ancora, senza misurare cosa sta funzionando;
  • la comunicazione non riesce a fare breccia nel cuore del pubblico al quale è destinata, perché non comunica emozioni e spesso entra a gamba tesa nella vita delle persone.

Brand Awareness per strutture ricettive, come fare marketing sui Social Network?

La risposta è “connessione”, ovvero costruire relazioni.

Ma come si creano le connessioni? Come si costruiscono le relazioni?

Molti hotel, che procedono senza una strategia, credono che connessione significhi invitare amici e conoscenti a seguire la pagina, e a condividere post con immagini o video accattivanti.

O pensano che basti un tool di automazione per inviare sequenze di e-mail agli iscritti per mantenere un rapporto e generare vendite.

Ma non è così, purtroppo.

Non esiste alcuno strumento di automazione che possa fare il miracolo di farti percepire come la migliore soluzione per la tua buyer persona.

Per riuscire a costruire vere connessioni, relazioni, e per intrecciare la tua storia con la loro, devi partire da queste premesse:

  • definire la personalità del Brand del tuo hotel;
  • fare un’analisi del target di riferimento (conoscere il pubblico al quale ti rivolgi);
  • studiare chi sono e cosa stanno facendo i tuoi competitor;
  • rispettare le fasi della comunicazione;
  • comunicare emozioni.

Ogni passaggio meriterebbe un approfondimento, ma non è questo il contesto per scendere a fondo di ogni elemento citato.

Diciamo solo che la personalità del Brand, associata al mondo valoriale riconoscibile e condivisibile dal pubblico target, è sicuramente uno dei primi passi più importanti da compiere per dare spessore alla propria presenza online.

Per comunicare il perfetto messaggio alle persone giuste.

Per esempio:

essere un hotel che ha anche il servizio Spa è un conto, tutt’altro è raccontarsi come una struttura ricettiva che offre un centro benessere aperto h 24 dove raccogliersi a qualsiasi ora del giorno e della notte per purificare corpo e mente e condividere momenti di intimità e relax massimo.

Ecco, il valore da passare, qui, è sicuramente quello della condivisione rassicurante e rilassante dopo una giornata faticosa alla scoperta delle attrazioni del luogo.

Il messaggio trasferisce il suo significato dalla Spa come semplice servizio alla Spa come strumento di benessere senza limiti di orari.

E in fondo, non dovrebbe sorprendere che il fulcro della buona comunicazione si concentri sulla capacità di mandare messaggi dal valore universale, che sono alla base della connessione umana.

I Social nascono proprio con questo obiettivo.

Convertire i clienti attraverso la connessione con le persone

Connettersi più profondamente con le persone significa riuscire a creare contenuti coinvolgenti ed emozionali.

Per riuscire in questa mission abbiamo bisogno di una struttura psicologica molto più evidente di quanto sembri. Basta uscire dalla formalità ed entrare nello scambio relazionale che avviene quando conosciamo qualcuno dal vivo.

Se ci pensi, quando conosci qualcuno non racconti subito le tue pene d’amore, la tua frustrazione, il tuo sogno nel cassetto o la tua massima aspirazione nella vita.

La relazione si costruisce gradualmente, nel tempo, passando da una conversazione superficiale e più sobria a una più intima e confidenziale.

Quando la relazione diventa più stretta, la comunicazione cambia registro, si fa più intima. È in quel momento che si parla di sentimenti, esperienze personali, e che si entra nel campo delle emozioni dalle mille sfaccettature.

E questo meccanismo di “penetrazione sociale”, che definisce le diverse fasi della costruzione di un rapporto, si applica sia alla vita reale sia alle connessioni sui social media.

Le fasi delle conversazioni e i contenuti per i Social Network

 “Non ci sono più le mezze stagioni”, “Non c’è più religione”, “Ai tempi miei era tutto diverso”.

Rispolveriamo i cliché?
Ebbene sì! Ma sono solo esempi, giusto per intenderci sui passe-partout, poco intriganti forse, che servono a iniziare una conversazione.

Ecco allora che un bel post sulla comodità di un centro SPA sempre attivo, porta alla mente scenari positivi e intrisi di benessere. E questa è una prima importante pietra da poggiare per costruire la nuova relazione.

Andiamo più a fondo

Una volta stabilita la conversazione che crea consenso, iniziamo a condividere informazioni più profonde.

Proprio come succede tra amici, in questa fase entriamo in una dimensione più ravvicinata, parlando di cose più personali, o comunque che richiedono un coinvolgimento maggiore.

Sui Social, la struttura ricettiva che entra più nel profondo può raccontare la propria storia, un dietro le quinte, dare dettagli di un nuovo prodotto o servizio. Il segreto, qui, è mostrare qualcosa di diverso, una prospettiva del tutto nuova, cercando di comunicare quel “perché”, la reason why che distingue e umanizza il brand.

È ora di dire la nostra
Come accade nel gruppo di amici, la persona che ci mette la faccia, può anche sollevare polveroni ma alla fine riceve più stima e considerazione rispetto a quella che resta sempre nell’ombra.

È importante mostrare la propria personalità, i valori e le esperienze vissute, come pure esprimersi su libri, film, politica o sui fatti d’attualità. È importante anche prendere la posizione “uno-contro-tutti”, se occorre e se ci crediamo veramente.

Chi condivide resta, perché può riconoscersi in quei valori. Chi non condivide, va via, ma questa è una selezione naturale giusta, che porta a creare la famosa nicchia di clienti fedeli e fidelizzati che ripaga con l’interesse concreto.

Temere di perdere follower, provocando polemiche, non ha molto senso, se poi il rischio è quello di accontentare tutti al caro prezzo dell’anonimato. Il risultato potrà pure portare like, ma sicuramente non porterà conversioni.

E le stesse ricerche lo dimostrano: i consumatori sono più disposti a farsi coinvolgere dai brand parlanti, con una personalità definita.

È chiaro, poi, che esprimere le opinioni implichi riflessioni consapevoli sul grado di criticità da raggiungere. Possiamo dire la nostra opinione cercando di sollecitare lo scambio con sobrietà su argomenti non troppo seri.

Per esempio: se fossimo hotel con servizio di ristorante-pizzeria, potremmo coinvolgere le persone nella diatriba sulla migliore mozzarella per fare la pizza margherita, esprimendo un parere sulle nostre preferenze.

Generalmente, invece, i brand più grandi e popolari spingono le loro opinioni oltre una certa soglia, entrando nel merito di argomenti più seri e condividendo anche opinioni controverse.

I sentimenti

I sentimenti rappresentano il livello più profondo e intimo della conversazione, ed è per questo che non li condividiamo sin da subito. Ma quando si è pronti a parlare di sentimenti, la relazione cresce e si approfondisce.

Parlare di sentimenti non significa dichiararsi tristi o felici.

Si tratta, piuttosto, di immaginare tutte quelle emozioni positive e negative che le persone provano durante il percorso di acquisto: curiosità, attesa, frustrazione, confusione, soddisfazione, impazienza, piacere.

Per capire come far leva sulle emozioni, è importante saperle osservare, e osservare come le persone reagiscono ai contenuti emotivi e ai sentimenti che suscitano.

Per scoprirlo bisogna imparare ad “ascoltare”, monitorando tag, parole chiave e hashtag rilevanti per il proprio business. È importante scoprire cosa dicono le persone di una particolare nicchia.

Conosci il tuo pubblico

“Conosci te stesso”, diceva Socrate.

Ecco, per sapere come aumentare la Brand Awareness del tuo hotel per fare marketing sui Social Network, un altro step fondamentale è quello di conoscere le persone che ci seguono e scoprire come parlano.

Un passaggio importante per capire il tono di voce da usare quando ci rivolgiamo a loro, e per creare connessioni.

Per esempio, i Millennial scrivono usando emoji per comunicare emozioni di tristezza e felicità.

Quando capiamo come e di cosa parlano i nostri clienti, possiamo condividere conversazioni e contenuti di valore.

Perché fare marketing emozionale sui Social

Cosa c’entrano le emozioni con le vendite, con le promozioni o con il posizionamento del marchio?

Eccoci al nocciolo della questione: il fatto è che le persone non prendono decisioni di acquisto basate sulla logica.

Le persone comprano guidate dalle emozioni

Sono le emozioni che ci fanno vendere e che ci permettono di creare relazioni genuine e connessioni autentiche con le persone, anche sui social. Non sono certo le descrizioni asettiche, vuote o oggettive.

Il problema è che molti hotel non hanno la minima idea di come caratterizzarsi, sviluppare una loro brand voice o con quale tono di voce esprimersi. Preferiscono uniformarsi ai competitor, pensando che se così fan tutti, allora conviene o forse è giusto così.

Ma se si vuole sapere come aumentare la Brand Awareness per fare marketing sui Social Network, e per vendere, allora è il caso di prendere esempio da quelle aziende che non temono la differenziazione puntando al posizionamento, fosse pure per una ristretta nicchia di follower realmente interessati e fedeli.