7 elementi essenziali di un Account Social [infografica]

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Che sia la pagina di Facebook, che sia il profilo di Twitter, che sia l’account di Google+, Pinterest, Instagram o qualsiasi altro strumento social, alla base vi sono sempre delle regole fondamentali.

Niente deve essere lasciato al caso, a partire dal piano editoriale e dalla strategia da attuare in modo tale da creare e aumentare giorno dopo giorno la propria community.

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Pur essendo molti gli aspetti da tenere presenti, per la tua struttura alberghiera puoi sicuramente non dimenticare mai quelli che vengono indicati in questa infografica di hubspot.com e che ti ripropongo a fine post.

Viene utilizzato il profilo Twitter come esempio di ottimizzazione, ma i concetti sono adattabili a tutti i tipi di account sociali.

Le persone che navigano sul social che hai deciso di adottare per la tua struttura alberghiera devono poterti riconoscere subito. Sfruttare quindi lo spazio del logo per evidenziare quello che è il tuo Brand ed adottare questa scelta anche su altri social qualora ne avessi in gestione più di uno. Il logo deve essere il tuo distintivo di riconoscimento.

2. USERNAME = NOME BRAND

Il nome da dare al tuo account sociale deve essere logicamente, il nome stesso del tuo brand. Non serve inserire a seguito del nome della struttura alberghiera una parola chiave solo perché si pensa che possa aiutare nel posizionamento sui motori di ricerca. Ricorda che i social esigono una chiave di lettura prettamente legata alla riconoscibilità del brand.

Se la tua struttura si chiama Hotel Pincopallo, allora questo sarà il nome da scegliere per la tua pagina facebook e per gli altri social. Non ha senso aggiungere altri dettagli al nome brand, ad eccezione dei casi in cui il nome della struttura fosse simile o uguale a quello di altre presenti nella tua città o altre.

Poi ci sono i casi dei nomi troppo lunghi e del poco spazio a disposizione. In alcuni casi, come Twitter, capita spesso di dover escogitare la soluzione più vicina possibile al tuo nome brand per sopperire alla mancanza di spazio. Un esempio lo trovi qui @campingdolomiti.

3. FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE

Rispetto a quanto espresso nell’infografica, che suggerisce dai 5-20 tweets al giorno su Twitter, 5-10 volte alla settimana su Facebook, 5 volte alla settimana su LinkedIn, io non sono di quelli che pensa che ci siano dei numeri precisi di post da pubblicare sui social.

Sono convinto del fatto che bisogna trovare un range massimo e minimo per non tediare eccessivamente i propri fan/followers. Penso che la spontaneità sia il modo migliore per far trasparire il meglio della propria struttura. La spontaneità comunque cerca sempre di organizzarla attraverso un bel piano editoriale, differenziando le comunicazioni da un social all’altro.

4. MENZIONI e 5. CONVERSAZIONI

Senza interazioni con altri utenti è difficile riuscire a creare una community efficace e di valore, perché se non partecipi con le altre persone, se non social-izzi, allora non si può pretendere di essere visibili agli occhi degli altri.

Le menzioni e citazioni di altre persone aiutano a coinvolgere ed entrare in conversazione con il proprio potenziale pubblico e quindi aumentare la portata generale delle proprie pubblicazioni: foto, status, video e quant’altro.

6. TRACCIAMENTO LINK

Per conoscere l’efficacia delle proprie pubblicazioni bisogna imparare a monitorare ciò che si condivide. C’è un modo molto semplice per farlo: usare gli Shortlink per sapere quali sono i social che generano i migliori risultati.

Per monitorare l’andamento di un link ci sono diverse possibilità: Url build di Google, Goo.gl, Bit.ly tra i più rinomati. Personalmente ti consiglio di utilizzare l’url build di Google perché in tal modo integrerai le statistiche sociali con quelle di Google Analytics e quindi del tuo sito web (sempre se adotti Google Analytics per le analisi web).

7. IMMAGINI DI QUALITA’

Il Visual Marketing e le immagini sono le pubblicazioni sui social che riescono a sortire sempre i migliori effetti. Lo scorso Febbraio scrissi questo articolo in cui si spiegava come le interazioni su Instagram, social interamente basato sulla condivisione di immagini, fossero 15 volte superiori rispetto a Facebook.

Tutti i social in generale hanno capito di doversi adattare alla formula vincente del dare maggiore risalto alle foto pubblicate dagli utenti. Ecco perché una struttura dovrebbe sfruttare questa inclinazione dei social pubblicando foto di qualità, originali e in grado di attirare l’attenzione delle persone.

Certo non tutti nascono esperti di Photoshop. Però se leggerai questo articolo potrai trovare una serie di programmi utili che ti consentono di ottimizzare le tue foto senza essere intenditori di grafica. Non dimenticare comunque che Instagram ad esempio consente già di suo di rendere più appetibili le foto tramite i filtri messi a disposizione dall’applicazione. Inoltre tutti gli smartphone di ultima generazione presentano editor in grado di farti ottenere il medesimo risultato dei software che puoi scoprire nell’articolo che ti ho linkato.

L’INFOGRAFICA

Ovviamente subentrano tanti altri aspetti nelle attività di social media marketing. Limitarsi a quelli presentati è sbagliato ma è sicuramente un buon punto di partenza. L’infografica seguente illustra quanto detto.

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