Vorresti tradurre il sito del tuo Hotel ma hai dubbi? Sciogliamoli insieme!

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A chi opera nel settore del turismo e dell’hospitality, spesso non basta essere visibile nel proprio Paese: si cerca di raggiungere un numero di clienti sempre maggiori e, in questa ottica, è necessario farsi trovare anche dall’estero.

Il passo fondamentale da compiere per trovare clienti provenienti da altri Paesi è senz’altro la realizzazione di un sito web multilingua. La presenza su piattaforme come Booking o Expedia è necessaria ma non basta a raggiungere tutti i potenziali clienti: molte persone, infatti, preferiscono cercare le strutture sui motori di ricerca, visitare direttamente i siti degli hotel e richiedere informazioni o prenotare tramite essi.

Ma quando decidiamo di tradurre il sito del nostro hotel, spesso veniamo bloccati da dubbi che fanno arenare il progetto: proviamo a scioglierne alcuni insieme.

«Basterà la traduzione inglese?»

Quando si parla di tradurre un sito, a tutti viene in mente subito la lingua inglese. Certo, l’inglese è ormai imprescindibile, ma siamo sicuri che basti? Dare per scontato che tutti comprendano l’inglese è un errore da non commettere: se vogliamo conquistare la fiducia del nostro (potenziale) cliente dobbiamo farlo sentire a suo agio e il modo migliore per farlo sarà parlare la sua lingua.

Chiediamoci prima di tutto se c’è un particolare target geografico a cui vogliamo fare riferimento: possiamo basarci sui Paesi da cui proviene la maggior parte dei nostri clienti e diventare ancora più forti in quei territori là (sfruttando anche il passaparola dei clienti soddisfatti!), oppure decidere di espanderci anche altrove.

Per fare un esempio, molti alberghi di Rimini hanno il sito anche in lingua russa per via dei numerosi turisti russi che ogni anno scelgono di soggiornare in quella località.

«Posso tradurre da solo il sito del mio hotel?»

Lanciarsi in traduzioni amatoriali è decisamente sconsigliato così come lo è infilare i testi dentro Google Translate e lasciar fare a lui. La traduzione è un mestiere e come tutti i mestieri non si può improvvisare: affidatevi ad un professionista, che sia un traduttore freelance o un’agenzia di traduzioni.

Il traduttore che si occuperà della localizzazione del nostro sito dovrà essere innanzitutto madrelingua nella lingua in cui volete tradurre. È anche molto importante che conosca bene il settore turistico e alberghiero: ogni ambito ha il suo gergo e i suoi termini tecnici e tra le migliori qualità che una traduzione possa avere ci sono la precisione e l’esattezza.

Abbiamo parlato di “localizzazione” – oltre che di traduzione – perché il compito di chi deve tradurre un sito web è proprio quello di prendere un testo pensato e scritto per un determinato paese o luogo e renderlo fruibile per gli abitanti di un altro luogo. Non si tratta solo di differenze linguistiche infatti, ma anche di differenze culturali o di mentalità: ciò che può sembrare normale o scontato per noi può non esserlo per chi appartiene a un’altra cultura.

Anche per questo è necessario che chi traduce i testi del nostro sito web sia un professionista: un errore di tono, una gaffe culturale, una parola al posto di un’altra possono farci perdere la fiducia del cliente, così come una traduzione sciatta o imprecisa.

«E una volta che il sito è tradotto come mi troveranno i clienti dall’estero?»

Ovviamente la traduzione del sito web di un hotel deve essere ottimizzata per i motori di ricerca. La massima attenzione andrà prestata a title, metadati, permalink, keywords. Sarà necessario effettuare preventivamente una ricerca di parole chiave nella lingua di destinazione: non è detto che la traduzione esatta di una keyword che abbiamo utilizzato all’interno di una pagina o di un post (nel caso il sito abbia anche un blog) corrisponda a una keyword effettivamente cercata nella lingua di arrivo. Nel caso di differenze, sarà necessario adattare i contenuti alle nuove keywords, senza ovviamente snaturare il senso e lo scopo del testo da tradurre. Assicuratevi quindi che il traduttore o l’agenzia a cui avete deciso di affidare la localizzazione del vostro sito sia in grado di occuparsi anche di questo.

Per tutta la parte di SEO che non riguarda l’ottimizzazione del sito – ad esempio per fare link building – potrebbe essere necessario avvalersi dell’aiuto di un esperto SEO del Paese in cui intendiamo posizionarci.

La traduzione del sito web infatti dovrebbe essere solo uno degli elementi di una più ampia strategia di web marketing rivolta all’estero, che potrebbe comprendere, tra le altre cose, campagne di search enginge e social media advertising, presenza dell’hotel su piattaforme social con post multilingue e contenuti pensati per clienti provenienti da diverse aree del mondo, attività di digital PR mirate a mercati specifici.

«Ma ne vale la pena?»

Decidere di far tradurre il sito web del proprio hotel può sembrare uno scoglio insormontabile: è una decisione importante da prendere che prevede dei costi da affrontare. In un’ottica di crescita è però un elemento che si può rivelare fondamentale all’interno di una strategia più ampia.

L’importante, ovviamente, è guardare le cose in prospettiva: solo mettendo veramente a fuoco i propri obiettivi potremo capire se siamo disposti o meno a investire denaro ed energie.