Che la SEO sia cambiata legandosi sempre più con i contenuti di qualità te lo avevo già detto qui.
Però forse non ti avevo mai detto che effettivamente un’attività SEO basata sui contenuti, per quanto sia effettivamente utile, è davvero molto difficile.
D’altronde è lo sporco lavoro del SEO: se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è che per questa materia la parola “semplice“, non esiste! Il vero risultato arriva solamente dopo ore, giorni e mesi di duro lavoro.
Da quando poi la regola del “Content” ha cominciato ad affermarsi con maggiore veemenza, tutto è diventato ancor più difficile e dispendioso in termini di tempo ed investimenti.
A pensarla così non sono solo io, e questo mi consola, ma molti dei SEO su base mondiale intervistati in questa ricerca della Ascend2.
Da questo Benchmark Summary Report vi estraggo una parte interessante relativa a cosa pensano i SEO dell’attività di generazione di contenuti e posizionamento.
Come puoi vedere nell’immagine di sotto:
- per il 57% la creazione di contenuti di qualità è l’attività più efficace ma allo stesso tempo per il 47% la più difficile;
- Un altro dato interessante riguarda il “Social Media Intengration“. Per il 37% dei SEO è un’attività efficace ma per un buon 26% difficile da produrre;
- Solo per il 28% la frequenza di pubblicazione di contenuti su un blog è efficace e per il 32% è difficile da realizzare;
- La link building è ormai relegata ad essere una difficile attività per il 44% degli intervistati e solo per il 25% davvero utile.
Personalmente, portando di riflesso queste statistiche nel settore turistico, mi sento in linea con tutto a parte il punto relativo al Blog (frequent blogging nell’immagine).
Come già ho avuto modo di scrivere in passato su vari articoli, il Blog offre alle strutture alberghiere molte possibilità, sia da un punto di vista del posizionamento ma soprattutto per quanto concerne il Content di qualità. Motivo per cui, tendenzialmente, do’ per scontato lo sviluppo di un sito alberghiero con annesso blog turistico.
Non c’è ombra di dubbio però che questa sia un’attività molto complessa da svolgere. Sono all’ordine del giorno infatti, blog turistici abbandonati, privi di continuità e poveri di idee. Quel 32% di difficoltà evidenziato dalla ricerca dunque, lo alzerei di parecchio.
E QUANTO COSTA?
Immagina quanto tempo ti ci vorrebbe per scrivere un contenuto di circa 500/600 parole sulla tua struttura ricettiva.
Adesso immagina quanto ci vuole per scrivere un contenuto della medesima lunghezza che sia però originale e di qualità, che sia in grado di differenziarsi dalla massa, che sia in grado di indurre le persone a condividerlo sui social media. Ci vuole tempo!
Ed immagina quanto è difficile trovare delle risorse altrettanto di qualità all’interno delle quali andare a pubblicare il tuo contenuto nel momento in cui vai a svolgere l’attività di link building. Sempre più difficile, testimoniato inoltre dal 44% dell’immagine precedente. Ci vuole tempo!
Ed il tempo si sa: è denaro. Se nulla può essere lasciato al caso o svolto con leggerezza, ecco che le Aziende hanno deciso di investire nel SEO di più nel 2014 rispetto all’anno passato, come emerge da un’altra ricerca della Econsultancy.
CONCLUSIONE
Non voglio concludere banalmente dicendo che bisogna aumentare gli investimenti SEO anche per la tua struttura, anche perché per ogni realtà e situazione vanno ponderate tante cose.
Quanto meno però posso dirti di diffidare da chi propina il raggiungimento di risultati per lo più impossibili e irrazionali, magari pure a costi irrisori e privi di logica.
Ricorda infine che il miglior investimento per una struttura alberghiera si fonda su strategie ad ampio raggio e non si concentra solo ed esclusivamente su una singola attività di SEO e Web Marketing.
Danilo Pontone