Posizionamento a pagamento: Pay Per Click per strutture ricettive

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Che cos’è il posizionamento a pagamento o pay per click?

Riparto dalla seguente immagine:

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Nel precedente post sul posizionamento organico spiegavo che è meglio per una struttura ricettiva comparire proprio nei risultati organici e non nei risultati a pagamento. Il motivo è chiaro: con il posizionamento a pagamento si ha a disposizione un budget che va ad esaurirsi.

Questo non vuol dire che il posizionamento a pagamento (il pay per click) non sia utile ad un albergatore, anzi, direi il contrario.

Solo che se si deve pensare ad una strategia di posizionamento a lungo termine, allora bisogna puntare ad ottenere riscontri nei risultati organici per beneficiarne nel tempo.

Con il PPC (pay per click), l’albergatore decide di iniziare una campagna pubblicitaria online stabilendo lui stesso il budget da investire e mettere a disposizione per la campagna.

Come funziona il pay per click di Google Ads?

Visto che un lettore mi diceva che c’è poca cultura sulle case vacanze, oggi faccio un esempio sempre sugli hotel, ma naturalmente il discorso varrà per tutte le strutture alberghiere: agriturismi, case vacanze, bed and breakfast, ostelli etc.

Poniamo il caso che voglia fare posizionamento a pagamento e quindi pay per click per il mio Hotel di Verona. Dovrò prima di tutto decidere per quali parole chiave l’utente potrà trovarmi online. In base ad una ricerca online, valuto che le principali keywords utilizzate dagli utenti per trovare ciò che gli interessa sono le seguenti: Hotel Verona, Verona Family Hotel, Hotel Verona 3 stelle ecc.

Ognuna di queste parole chiave avrà un valore, un costo predefinito a seconda del numero di ricerche effettuate dagli utenti. Potrebbe quindi essere che la prima parola chiave abbia un valore di 2,60€ la seconda 1,65€ la terza 0,90€ e così via.

Ma perché le parole chiave hanno un valore?

Perché successivamente alla ricerca delle parole chiave io dovrò crearmi un annuncio. Ad esempio come quelli che si possono leggere nell’immagine a inizio articolo.

Quindi l’utente digitando la parola chiave “hotel verona” potrà trovare il proprio annuncio e nel momento in cui clicca su di esso per scoprire cosa può trovare, l’albergatore dovrà pagare la quota stabilita da quella parola chiave.

Ad ogni click quindi corrisponde il totale stabilito dalla keywords di riferimento (sottintendo il fatto che cliccando sull’annuncio si viene direzionati sulla pagina di riferimento del sito dell’hotel).

Naturalmente va detto che un albergatore può tranquillamente decidere quanto pagare per una parola chiave tenendo presente che più sarà alto il valore, più il suo annuncio sarà presente tra i primi risultati. Se infatti la parola chiave “hotel verona” costa 2,60€ si può decidere di mantenere questo valore, rischiando però l’alta competizione con altri annunci che utilizzano la stessa keyword, oppure si può alzare il valore per esempio a 3,60€. In questo modo si avrà più sicurezza di essere trovati per primi. Per farla breve il concetto èpiù paghi più stai in alto (d’altronde si tratta sempre di un sistema ad asta pubblicitaria).

Ma i costi sono elevati. Per ogni click infatti ci si vedrà scalare tot.€ e non è detto che poi il potenziale cliente vada ad effettuare una prenotazione. Sconsigliabile abbassare il prezzo per una parola di ricerca specifica perché non si otterrebbero risultati. Il valore di partenza di una keyword ci fa capire che essa funziona solo per un click pari al suo valore stesso o maggiore. Abbassandolo difficilmente l’annuncio potrà essere trovato e potrà generare click.

All’inizio del post dicevo che con il posizionamento a pagamento si ha un budget che va ad esaurirsi. Quando infatti si inizia una campagna pay per click, bisognerà decidere il budget totale della campagna. Poniamo il caso che un albergatore voglia investire 100€  al giorno (magari!!!!) per una campagna pay per click.

Cosa succede? I 100€ scalano ogni volta che l’utente clicca su un annuncio generato dalla ricerca di una parola chiave che si è scelta. Se quindi in un giorno 10 utenti cercano “hotel verona” e cliccano tutti e 10 sul proprio annuncio, allora entra in gioco il seguente calcolo: 2,60€ (valore della keyword hotel verona) x 10 utenti = 26€ che dovranno essere scalati dai 100 totali decisi. Ecco perché il budget va ad esaurirsi. Finiti i 100€ giornalieri è finito anche il posizionamento.

Ecco spiegato perché è meglio un posizionamento organico (più dispendioso ma capace di fare risultati nel lungo periodo) rispetto al posizionamento a pagamento (fruttuoso solo nel breve periodo).

Attenzione: gli esempi che ho fatto sono inventati. Ogni struttura ed ogni parola chiave può avere valori sicuramente diversi e decisamente più inferiori. Io ho mantenuto cifre alte per far capire meglio le dinamiche del PPC (pay per click). Anche perché il sistema pubblicitario è stato sviluppato in maniera tale da convincere gli inserzionisti a proseguire sempre i loro investimenti e non a sottrargli budget inutilmente.

Vorrei far presente anche che le campagne su Google Ads sono gestibili in maniera autonoma, ma non sono solo questi gli aspetti da considerare. Il sistema di gestione di una campagna è molto complesso, per questo è consigliabile affidarsi a qualcuno che ne conosca il funzionamento in tutte le sue caratteristiche. Se si fa una bella campagna PPC si possono ottenere ottimi risultati.

Concludo con un riepilogo dei vantaggi del pay per click:

  • Paghi solo i click che ricevi e non le visualizzazioni dell’inserzione. Si paga la tariffa solo quando l’utente clicca effettivamente sull’annuncio. Quando invece l’annuncio viene solo visualizzato ma non cliccato si parla di “impression”.
  • Riscontro immediato: non appena viene attivata la campagna PPC, sarà possibile visualizzare e tenere sotto controllo la situazione e capire quanto effettivamente la propria strategia sta funzionando o meno, quante impression riceve un annuncio, se bisogna alzare i costi o magari abbassarli, o cambiare annuncio, se bisogna scegliere altre parole chiave perché quelle scelte non funzionano, o  quali aste si stanno perdendo rispetto ai competitor…
  • Traffico mirato: i potenziali clienti che cliccano sull’inserzione pubblicitaria sono realmente interessati a ciò che gli si presenta. Se l’utente sta cercando “hotel a verona” e si trova un annuncio pertinente come primo risultato del motore di ricerca, è quasi sicuro che si potrà ricevere un click e una probabile conversione.
  • Visibilità sui motori di ricerca: per i siti di molte strutture alberghiere oggi è difficile posizionarsi nella prima pagina di Google, però con il pay per click si può lo stesso stare in prima pagina, per la precisione sulla famosa parte destra della pagina.

Di discorsi da fare ce ne sarebbero tantissimi, ma ho preferito limitarmi ad una una presentazione basilare. Tuttavia se avete qualche domanda sarà un piacere poter rispondere. Puoi contattarmi qui.