Un amico mi segnala e chiede un parere sull’articolo di eMarketer che sottolinea quanto sia importante essere visibili sui motori di ricerca per le strutture alberghiere.
Secondo lo studio di Google e della Compete, “Key Travel Themes, Q4 2012” condotto su clienti statunitensi, si è constatato e ri-confermato che i clienti sono soliti condurre una ricerca approfondita prima di effettuare una prenotazione. Solitamente vengono visitati più di 17 siti e s’impiegano almeno quattro ricerche in totale per organizzare un viaggio.
Un comportamento questo che può essere ormai allargato a gran parte delle persone che utilizzano il web in tutto il mondo. Il processo di conversione inoltre troverebbe conclusione proprio quando il cliente trova l’hotel attraverso la ricerca organica.
Diventa quindi necessario posizionarsi e spingere la propria Brand Keyword per fronteggiare “gli altri”. Altri che possiamo identificare in portali turistici e di prenotazione in generale.
La L2 Think Tank e SapientNitro, con lo studio (Digital IQ Index: Hotels), nel Dicembre 2012 ha effettuato delle ricerche per i più importanti Brand Hotel di lusso in tutto il mondo. Ne è emerso che solamente la metà (46%) dei risultati per la propria brand keyword apparteneva alle strutture alberghiere mentre i restanti risultati si suddividevano tra OTA, TripAdvisor ed altri.
Quello che lo studio intende evidenziare è il fatto che troppo spesso la prima pagina di Google è intasata da risultati che non portano direttamente ad entrare in contatto con una struttura alberghiera bensì ad essere “intermediati”.
Il dato consolante pare essere che in confronto ad altri settori, quello turistico ne esce vincente.
CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI
Sarebbe sicuramente un risultato utile ed importante riuscire a coprire almeno il 50% della prima pagina dei risultati di ricerca con la propria Brand Keyword. Ed è vero che si riuscirebbe a veicolare il traffico sul proprio sito web in modo maggiore.
Tuttavia da questa ricerca vedo due aspetti che non si possono sottovalutare:
- Lo studio è stato condotto su dei Brand di Lusso molto noti e molto forti, Sheraton, Hilton, Four Season per citarne alcuni, che hanno senz’altro la possibilità di fare investimenti online e nel posizionamento organico tali da riuscire ad ottenere come risultato quello riportato nella ricerca.
Per una comune struttura ricettiva le cose si complicano: sfido qualsiasi bed and breakfast o hotel di periferia riuscire a spuntarla occupando metà della prima pagina dei risultati di Google soppiantando Booking.com, TripAdvisor, Expedia etc. - Nonostante la prima pagina possa essere “intasata” dagli intermediari non lo vedo assolutamente come un danno, quanto piuttosto come un’occasione. Riporto alla luce quello che dissi nell’articolo “disintermediare con l’intermediazione delle OTA“. E poi c’è sempre da non dimenticare che il cliente si guarda prima attorno sui portali turistici e OTA, ma successivamente un salto sul sito web dell’hotel lo farà sempre (o quasi).
Non penso che sia quindi determinante presenziare nella prima pagina di Google con tanti risultati come dice la ricerca.
Solo una cosa trovo realmente necessaria: quando il potenziale cliente digita la tua “Hotel Brand” keyword, almeno il sito web deve esserci e possibilmente come 1° risultato organico.