Google Panda a braccetto con il Link Baiting

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In questo periodo non si fa altro che parlare di Google Panda e del valore che questo nuovo algoritmo del motore di ricerca dovrebbe conferire ai siti che offrono contenuti originali e di qualità, in modo tale da favorirne un miglior posizionamento.

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Quando si parla di contenuti in quest’ottica mi torna sempre in mente un termine, forse più conosciuto dagli addetti ai lavori, che probabilmente potrebbe riassumere il senso stesso di Google Panda: il Link Baiting.

LINK BAITING & GOOGLE PANDA

Il link baiting (“lanciare l’amo” o “gettare l’esca”) poggia sul fatto di riuscire ad attirare gli utenti sul proprio sito web.

Ma come fare per attirare i visitatori?

Proprio attraverso i contenuti originali e di qualità due prerogative oggi fondamentali di Google Panda. Si, praticamente ti sto dicendo che questo nuovo algoritmo che oggi fa tanto discutere di sè è diviso da una sottilissima linea di confine dal link baiting.

Non c’ assolutamente niente di nuovo da quello che è sempre stato l’obiettivo di Google: cercare di offrire le risposte migliori e più pertinenti agli utenti che utilizzano il motore di ricerca. L’arrivo di Panda non è altro che un sistema più rigido per dare maggior spazio a quello che i webmaster e i siti web più in generale avrebbero sempre dovuto fare, per l’appunto link baiting: portare gli utenti sul proprio sito grazie alla qualità dei contenuti pubblicati.

LINK BAITING STRATEGIA DI LINK POPULARITY

Ma discostandoci dal discorso algoritmi, il link baiting diventa una vera e propria strategia di link popularity. Se rifletti infatti, attraverso contenuti di qualità ed originali, hai la possibilità di far parlare di te sul web. Ora dovresti conoscere meglio di me qual è la “legge del web“.

Contenuto di qualità –> Rilevanza –> Notorietà –> Link spontanei (da parte di altri siti). Tutto questo si traduce in link utili per scalare la SERP di Google.

COME FARE LINK BAITING

  1. Quando si scrivono articoli utilizzare dei titoli accattivanti che incuriosiscano i lettori
  2. Scrivere contenuti, oltre che originali e di qualità, anche coinvolgenti per chi li legge
  3. Utilizzare immagini e video di supporto in grado di suscitare emozioni

Lo so già cosa ti stai domandando: ma sul sito di una struttura alberghiera come e dove scrivere articoli di questo tipo?

A questo avevo già risposto quando scrissi un post in cui sostenevo che tutti i siti istituzionali alberghieri dovrebbero dotarsi di un blog. Laddove un sito non può rispondere ai tre punti che ti ho elencato, il blog ci riesce benissimo. Con il blog ci si può permettere qualsiasi tipo di virtuosismo.

Un blog improntanto sul marketing territoriale ad esempio, permette di raccontare tantissime cose: Umbria on the Blog e il suo storytelling docet!

DIMENTICATI DI GOOGLE PANDA

Se dovessi darti un consiglio spassionato ti direi: non pensare a farti terrorizzare dalle numerose dicerie su Google Panda, torna piuttosto a ragionare sulla base della vecchia e ancora valida “formula del Link Baiting“. :-)

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