Tempi duri per gli Hotel: Crisi e Trends dell’Estate 2012

estate2012
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E’ notizia di questi giorni la forte crisi che sta caratterizzando il settore Turismo.

Questo settore che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del nostro Paese, una sorta di forza trainante dell’economia, quest’anno pare proprio aver toccato risultati scadenti.

E’ ormai ufficiale, fino ad oggi, che le persone che non andranno in vacanza sono pari al 30%: questo si traduce in 6 italiani su 10 che resteranno a casa.

Federalberghi dice che il mese di Agosto è stato la conferma del crollo che si stava prospettando: solo 27 milioni di italiani partiranno rispetto ai 33 milioni del 2011.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, parla di una “povertà turistica” dichiarata da 3 italiani su 10, ossia coloro che non possono permettersi ferie estive per seri problemi economici.

A partire dall’inizio dell’estate 2012 questi sono stati i principali Trends di chi ha fatto una o più vacanze:

  • a Giugno dai 8,4 milioni del 2011 si è passati ai circa 6,6 milioni (-21,5%);
  • a Luglio da 12,5 milioni del 2011 si è passati a circa 10,9 (-13%);
  • ad Agosto da circa 21,9 milioni del 2011 si è passati a 15,4 milioni (-29,5%);
  • a Settembre da 5 milioni del 2011 a 3,6 (-27,7%).

Alla luce di tutto questo il presidente di Federalberghi afferma la necessità di:

un ministero del Turismo con portafoglio, la riapertura dei ‘Buoni Vacanza’ destinati essenzialmente ai meno abbienti, una rivoluzione nella Governance del settore con restituzione allo Stato di alcune competenze, un’intelligente ristrutturazione dell’Enit-Agenzia del Turismo, combinati con la revisione e il riesame di leggi quali quelle che hanno introdotto l’imposta di soggiorno o limitato l’uso del denaro contante.

Sarebbe stato onesto leggere anche della necessità di un cambio di cattedra, o menzionare almeno in modo fugace questa remota possibilità per chi non è riuscito a mantenere pienamente fede al proprio mandato, no?! Ma se agli albergatori sta bene così…

Una cosa è certa. Qualcosa deve essere fatto perchè la crisi ha colpito il ceto medio-basso ma sta sistematicamente colpendo il ceto medio, composto fino ad oggi dal maggior numero di italiani che hanno da sempre contribuito a dare una forte spinta economica all’Italia sia per quanto riguarda il Turismo che per tutti gli altri settori.

DOVE PRENOTANO GLI ITALIANI?

Ormai si sa che l’italiano medio non può più permettersi settimane di ferie. Tutto si consuma intorno ai 3 giorni massimo del Weekend. Un cambio di tendenza questo che ha caratterizzato tutto il 2011 e che sta trovando piena conferma anche nel 2012, a discapito degli Hotel.

L’anno scorso gli Agriturismi e Bed and Breakfast registrarono un buon andamento tanto da offrire un ottimo contributo per combattere la crisi.

In cerca di informazioni in merito a quest’anno ho scovato un’interessante intervista realizzata da Immobiliare.it nei confronti di 6.000 persone, il cui intento era quello di mostrare quali fossero i loro progetti per le vacanze.

CASE VACANZA

E’ emerso che le Case Vacanza si stanno confermando per il 15% degli italiani come una delle soluzioni più gettonate. Tuttavia mentre nel 2011 il 30% degli italiani ha trascorso le ferie nelle Case Vacanze, quest’anno si prospetta un 18%.

Perchè viene scelta questa tipologia di struttura?

  • 24% perchè è più economica degli hotel;
  • 37% perchè non impone vincoli di orari come le stanze degli hotel;
  • 20% perchè permette di organizzarsi al meglio con i bambini.

A CASA DI AMICI O FAMIGLIARI

Il 16% del campione intervistato andrà a casa di amici e famigliari: altro sintomo questo di una crisi economica sempre più pesante. L’ospitalità da parte dei conoscenti aiuta sicuramente a risparmiare. Nel 2011 a prediligere questo tipo di vacanze era il 15%.

I Villaggi Turistici vedono un calo dall’11% del 2011 all’8% del 2012.

METE PREFERITE?

Ecco la classifica delle mete preferite dal campione intervistato:

  1. Puglia 10%
  2. Sardegna 9%
  3. Sicilia 9%
  4. Toscana 8%
  5. Calabria 5%
  6. Emilia Romagna 4%
  7. Campania 4%
  8. Liguria 4%
  9. Veneto 3%
  10. Lazio 3%
  11. Altre regioni 14%
  12. Estero 16%
  13. non so 11%

UNICA NOTA POSITIVA

L’unica nota positiva in questo mare di negatività, è che gli Italiani tendenzialmente preferiscono restare nel nostro Paese anzichè muoversi all’estero.

Aspetto che viene confermato sia da Federalberghi che parla di un 76,6% di italiani, ma anche dall’indagine effettuata da Immobiliare.it dalla quale emerge che solo il 16% degli intervistati è certo di andare in vacanza all’estero.

Tuttavia…credo sia davvero giunto il momento di fare qualcosa che sia in grado di dare un’importante sterzata. Dal 2011 al 2012 è evidente il crollo che si è registrato, se andiamo avanti in questo modo nel 2013 cosa dovrà aspettarsi il Turismo? Il tracollo definitivo?

E le vostre strutture alberghiere come stanno lavorando? Sarebbe interessante avere qualche riscontro pratico proprio dagli albergatori.