Proprietari di Hotel e Affittuari. Web e Questioni Legali.

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Non farò nomi di Hotel e persone che mi hanno fatto conoscere il problema di cui ti parlerò oggi. Un problema che tocca la sfera legale incrociandosi con il Web e il Business online.

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Non essendo un avvocato eviterò di scendere nel merito di aspetti legali, sperando però che qualche esperto della materia possa fare luce su questa situazione che pare essere molto delicata.

Ho ricevuto nei giorni scorsi un’email da una persona che mi faceva presente essere in atto sulla Riviera Romagnola, e probabilmente anche in molte altre zone d’Italia, una situazione apparentemente normale ma che manifesta insoliti comportamenti tra proprietari e affittuari di hotel quando si scende nella sfera Web.

LA STORIA

Per rendervi il tutto più semplice procedo con un esempio utilizzando nomi inventati.

Un albergatore di nome Antonio ha una struttura alberghiera, l’Hotel X, che decide di dare in affitto ad un’altra persona interessata al mondo dell’ospitalità turistica. Lalbergatore affittuario si chiama Matteo. Trovato l’accordo da ambo le parti, per diversi anni il Sig.Matteo crea un vero e proprio business con l’Hotel X. Per raggiungere al meglio gli obiettivi di business ha pensato di sfruttare il canale Internet.

Ha comprato così un dominio www.hotel-x.it su cui ha costruito un sito web organizzato al meglio per consentire alle persone di trovare il sito sui motori di ricerca e prenotare online la struttura alberghiera. Ma…

IL PROBLEMA

Un giorno il Sig. Antonio, da sempre legittimo proprietario dell’hotel, decide di non lasciare più al Sig.Matteo l’affitto. Antonio vuole riprendere la sua attività e portare avanti gli interessi dell’Hotel X ed è pertanto liberissimo di farlo.

Nel corso degli anni il Sig.Matteo aveva avviato la gestione di altre strutture alberghiere nella Riviera Romagnola. Ed anche per queste si era comprato una serie di domini e costruito siti internet per promuoverli al meglio.

Nel momento in cui Antonio gli ha tolto la concessione dell’Hotel X, Matteo ha pensato bene di chiudere il suo dominio www.hotel-x.it e fare un Redirect 301 verso un altro sito di sua proprietà www.hotel-Z.it.

Cosa vuol dire Redirect 301?
E’ una tecnica del tutto lecita che indica ai clients HTTP, cioè ai browsers o agli spider dei motori di ricerca che l’URL richiesta è stata trasferita in maniera permanente verso un nuovo indirizzo.

Per farla breve: quando un utente cerca su Google il sito dell’Hotel X cliccando sul sito www.hotel-x.it non vedrà più il vecchio sito bensì sarà automaticamente reindirizzato verso il sito www.hotel-Z.it, ossia un’altra struttura della Riviera Romagnola.

E qui nascono i problemi. Antonio chiede a Matteo la cessione del dominio accusandolo di concorrenza sleale in quanto con il dominio del suo hotel, ben posizionato sui motori di ricerca, sta autopromuovendo un hotel concorrente. Ma Matteo non ci sta e si difende dalle accuse perchè quel dominio l’ha comprato e registrato a nome suo e quindi essendone l’unico proprietario ci può fare quello che vuole.

SOLUZIONI

Antonio potrebbe comprare il dominio di Matteo. Ed è qui che subentra la risposta, forse premeditata sin dall’inizio della storia, di Matteo: il dominio verrebbe ceduto ad una cifra spropositata.

A questo punto Antonio può decidere se:

  • pagare l’importo richiesto e recuperare di fatto il dominio www.hotel-x.it e le conseguenti attività promosse online da Matteo nel corso degli anni.
  • non pagare l’importo richiesto e procedere legalmente qualora si evidenziassero i termini per una denuncia legata alla “concorrenza sleale”.

CONCLUSIONI

Come dicevo all’inizio io non sono un avvocato e non so se ci siano i presupposti per un’azione legale. Invito eventuali avvocati e lettori di questo blog a esporre le proprie considerazioni sulla questione.

Posso però esprimere un parere personale da persona che lavora da qualche anno sul Web. Quando si fanno dei contratti di lavoro tra proprietari di hotel ed eventuali affittuari, non bisogna dimenticarsi di tutelarsi con prescrizioni che vadano a toccare anche la sfera sull’utilizzo del canale Internet.

Non so se sia fattibile realizzare una cosa di questo tipo, ma ad esempio apporre una firma su un contratto che esplicita chiaramente che qualsiasi azione sviluppata sul web verrà anch’essa ceduta al termine del contratto d’affitto messo in atto tra le parti, tutelerebbe il proprietario dell’hotel da questioni parecchio scomode come quella presentata in questo articolo.

E tu cosa pensi di tutta questa storia:

  1. Ha ragione il Sig.Antonio a lamentarsi per concorrenza sleale?
  2. Ha ragione il Sig.Matteo a proclamarsi legittimo proprietario e detentore del dominio?