Prima Pagina e Prima Posizione su Google fanno la differenza

seo e prima posizione

Sei convinto che la SEO da sola abbia perso il senso che aveva un tempo? Pure io!

Ti preciso la mia posizione e pensiero. Sono fermamente convinto che oggi si faccia fatica a svolgere il posizionamento sui motori di ricerca se si lascia perdere tutto ciò che gli ruota attorno: mi riferisco alla parte di web marketing e social media marketing incluso.

Le azioni di web marketing, branding, advertising infatti, possono generare per una struttura alberghiera una visibilità tale per cui le persone possano più facilmente scoprire il brand stesso, decidere di seguirlo e magari promuoverlo sui social, blog, forum e quant’altro, per il semplice spirito di condivisione o perché realmente clienti. Inoltre come Google dice sempre Content is King, e gli effetti di un contenuto (articolo, video, foto, locandine, DEM etc.) di qualità e soprattutto originale, possono generare effetti benèfici sulle attività SEO.

In sostanza ritengo che la SEO debba oggi rientrare a tutti gli effetti in un piano completo di web marketing e di promozione di una struttura alberghiera. Un tassello imprescindibile della visibilità online.

Mi discosto invece dal pensiero di coloro che ritengono la SEO un’attività destinata a spegnersi nel tempo, o che la ritengono oggi non più indispensabile.

COME LA PRIMA POSIZIONE FA LA DIFFERENZA

Se la SEO non avesse più senso allora non esisterebbero situazioni come quelle che sono state evidenziate dalla Chitika.com, che in uno studio mostra come e quanto variano le visite degli utenti sui siti, in base al loro posizionamento su Google.

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La prima posizione nei risultati organici di Google riesce a convogliare su di sé gran parte del traffico e delle ricerche effettuate dagli utenti sul motore.

Dalla prima posizione con il 35% del traffico si passa alla seconda posizione con il 18% circa. La differenza tra i due risultati è già bella grossa.

SECONDA, TERZA, QUARTA … PAGINA

La differenza di risultati diventa ancora più evidente se si va a vedere le percentuali di traffico generate dalla seconda, terza, quarta pagina e così via di Google.

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Dai dati della ricerca è emerso che la prima posizione in qualsiasi pagina dei risultati ha contribuito a più traffico rispetto alla seconda posizione in ciascuna rispettiva pagina. Ad esempio il traffico da parte degli utenti è sceso del 27%, 11,3%, e il 5,4% dalla prima posizione alla seconda posizione nella pagina due, tre e quattro.

Inoltre anche il calo del volume di traffico tra l’ultima posizione in una pagina e la prima posizione nella pagina successiva era alta. Il traffico è diminuito del 140% passando da 10° a 11° posizione e 86% passando da 20° a 21° posizione.

Mediamente i siti presenti nella prima pagina dei risultati di ricerca di Google generano il 92% circa di tutto il traffico da una ricerca. Quando si spostano da pagina uno a due, il traffico diminuisce del 95%, del 78% e del 58% per le pagine successive.

CONCLUSIONI

Tale ricerca è una replica effettuata dalla stessa azienda nel 2010. A distanza di 3 anni, le modalità di comportamento degli utenti ed i volumi di traffico generati da una specifica posizione su Google, non hanno subito cambiamenti. Rispetto al 2010 in cui si registrava il 33%, ad oggi c’è solo un aumento del +2% di traffico per la prima posizione sul motore.

A quanto pare, come dimostrato da questa ricerca, le attività SEO generano ancora dei benefici per i siti web che si posizionano nella prima pagina del motore di ricerca. Il SEO resta ancora una strategia di grande successo quando si ottengono i risultati sperati attraverso il proprio sito istituzionale.